Ci sono fazzoletti di terra, in una manciata di grandi territori del vino, dal valore quasi incommensurabile. Uno di questi è la collina di Corton, in Borgogna, dove nasce la Aoc bianca più preziosa di Francia, il Corton-Charlemagne, poco più di 300.000 bottiglie prodotte ogni anno, esclusivamente da uve Chardonnay. Una nicchia di altissima qualità, pronta a guadagnare ulteriore prestigio dall'arrivo di una griffe che non ha certo bisogno di presentazioni: Domaine de la Romanée-Conti, che già produce le etichette più preziose e ricercate del mondo, pronto ad aggiungere un'altra stella al proprio firmamento produttivo, la seconda di bianco, oltre al Montrachet. Nessun acquisto, ma l'affitto di 2,8 ettari vitati dal più grande produttore di Corton-Charlemagne, Bonneau du Martray, proprietario di 10 ettari nella denominazione e da tempo alla ricerca di un partner che condividesse lo spirito produttivo dell'azienda, condotta, proprio come Domaine de la Romanée-Conti, in biodinamica.
“Il contratto d'affitto - ha rivelato al magazine Usa “Wine Spectator” il co-direttore della griffe di Borgogna Aubert de Villaine - inizierà a novembre, e la prima vendemmia di Romanée-Conti a Corton-Charlemagne sarà quindi nel 2019. Questo appezzamento a Corton-Charlemagne rende ancora più solida la nostra presenza in Côte de Beaune, e produrre un grande Corton-Charlemagne è una sfida che siamo ben felici di intraprendere, non vediamo l'ora di iniziare a lavorare al fianco al team di Bonneau du Martray”.
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