L’Italia del vino ha “già dato” nel 2017, si potrebbe dire. Infatti, nel Belpaese quest’anno l’andamento delle fasi fenologiche della vite è, in generale, in ritardo di una decina di giorni, a causa di un inizio di estate piovoso e di temperature mai “africane”, fino ad oggi, mentre nell’Europa enoica, soprattutto nella Champagne, in Borgogna e in Alsazia per ricordare alcune zone nobili, si prepara una vendemmia decisamente anticipata.
Un anticipo che colpisce anche il bacino del Reno e della Mosella in modo radicale e l’Istituto Tedesco del Vino (Deutsches Weininstitut) fa sapere che l’ondata di caldo anomalo arrivata in Germania anticiperà di molto la vendemmia. La raccolta dell’uva comincerà a partire dalla prossima settimana nella regione di Magonza-Bingen, dal 6 agosto quindi, mai in passato era cominciata così presto. L’anno scorso era iniziata il 16 agosto e negli anni di caldo record, il 2007, 2011 e 2014, la vendemmia era iniziata l’8 agosto.
“Quest’anno siamo in estremo anticipo - ha riferito il portavoce dell’istituto, Ernst Buescher - almeno di buone tre settimane”. Dal 1988 le temperature medie sono cresciute in modo costante in tutta Europa e l’anticipo della vendemmia è un chiaro segnale del cambiamento climatico.
In alcune regioni della Germania si è registrato un caldo mai prima segnalato nella storia tedesca e la Ministra dell’Agricoltura Julia Kloeckner, sta valutando misure straordinarie di aiuto all’agricoltura per la siccità, mentre le associazioni di categoria tedesche hanno già chiesto assistenza per 1 miliardo di euro.
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