Il cibo che verrà? Bio, healty e green. Una tendenza di consumo non nuova, ma che si consolida, anche grazie al momento che stiamo vivendo per l’emergenza Covid, in cui abbiamo riscoperto il valore della natura e dell’agricoltura sostenibile e di qualità, accanto al legame tra il cibo e la salute. Se ne parlerà al “Sana Restart” a BolognaFiere (da domani all’11 ottobre), il Salone Internazionale del Biologico e del Naturale che torna nel 2020 con una nuova formula in sicurezza, ma sempre con i protagonisti del mercato di riferimento, dagli enti certificatori ai maggiori distributori e, ovviamente, i più importanti produttori dell’universo del bio, settore che si candida ad essere uno dei comparti trainanti per la ripartenza dell’Italia. La conferma, nei numeri: in controtendenza al resto d’Europa, il 70% degli italiani esclude di ridurre la propria spesa per mettere nel carrello meno prodotti, o prodotti di qualità inferiore. Una certezza che fa il paio con la convinzione che “mangiare bene e in maniera salutare” costituirà il “primo ingrediente irrinunciabile per la ricetta della felicità nel 2021”. Con la grande attenzione per la salute (per il 45%, vero perno per misurare il proprio benessere nel futuro prossimo) che si unisce ad un’altra tendenza emersa nel lockdown, quando gli italiani hanno vissuto un ritorno alla cucina “home made”, destinata a trasformarsi in abitudine consolidata per circa un italiano su 3 per essere sicuro di mangiare cibi più salutari. Abitudini che si riflettono sulle intenzioni di acquisto per il prossimo futuro: il 38% di italiani prevede di spendere di più per l’acquisto di cibi e bevande sani e salutari, il 42% per gli alimenti sostenibili, e il dato si alza fino al 49% per i prodotti 100% italiani e di provenienza locale. Traiettorie positive, che trovano riscontro nella graduale e costante crescita degli acquisti dei prodotti a marchio bio.
La filiera agroalimentare, nelle sue declinazioni tradizionali e bio, ha sempre rappresentato una delle eccellenze del made in Italy, un comparto che risponde con prodotti di qualità e una forte capacità di reazione alle richieste di consumatori sempre più informati e consapevoli nelle scelte. La pandemia, che dalla primavera 2020 ha colpito l’Italia e il mondo intero, ha evidenziato e ulteriormente rafforzato alcune tendenze e stili di vita degli italiani, facendo emergere l’immagine di un Paese i cui consumatori prediligono, con sempre maggiore incidenza, scelte salutari e a carattere green e bio. Una tendenza rilevata dalle principali analisi di mercato fra le quali il “Rapporto Coop 2020. Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani”. L’istantanea che emerge conferma il progressivo consolidamento di dinamiche attitudinali, prima ancora che di consumo, da sempre tenute nella massima considerazione dal Sana, promosso da BolognaFiere in collaborazione con FederBio e AssoBio, che mantiene intatta la vocazione a trovare nuovi e avanzati punti di incontro tra business e salvaguardia ambientale.
Il Sana Restart riunirà i principali enti certificatori del biologico, come C.c.p.b., Icea, Consorzio Il Biologico, Suolo e Salute, Bioagricert, Bios, Valoritalia, Csqa, e i maggiori distributori, a partire da Biotobio, EcorNaturasì, Probios e Padovana Macinazione. Parteciperanno anche importanti produttori (Cultiva, NaturaNuova, Agricola Grains, Isola bio, Clipper, Mastro Cesare, Scaldasole, Culligan, Yogi Tea) e grandi collettive, tra cui quelle di Cia, Demeter, Regione Campania, Camera di Commercio di Bologna, il Consorzio Bioexport, Agri.Bio.Piemonte, Vlabel, Associazione Vegetariana Italiana. Presenze che confermano la forte volontà di ripartenza del comparto che, come rilevato dalle più recenti indagini sulle abitudini di acquisto, può fare affidamento su un consumatore che sempre di più orienta le proprie scelte su tre asset fondamentali: food, healthy e green.
Tra le altre tendenze per le quali si registra un vero e proprio “salto di scala”, spiccano una sempre maggiore propensione verso la spesa multicanale, alternando le visite ai punti vendita (tra cui anche quelli di vicinato, in risalita) e le varie forme di e-commerce, e una rinnovata attenzione alla sostenibilità. Il 27% degli italiani afferma di avere acquistato una quantità maggiore di prodotti sostenibili e green-friendly nei mesi successivi al diffondersi dell’epidemia; poco più del 20% dichiara anche di avere intensificato le visite nei punti vendita specializzati per la distribuzione di questi prodotti (fonte: Rapporto Coop 2020). Abitudini e proiezioni che tracciano un quadro abbastanza delineato e, chiaramente, premiano le aziende e i produttori della filiera biologica, nei settori del food, del benessere e della cura personale, e della sostenibilità.
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