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SETTORE PRIMARIO

Ismea e Ministero delle Politiche Agricole mettono in vendita 16.000 ettari di terreni agricoli

Sono 624 aziende agricole potenziali, destinate ai giovani, per un valore complessivo minimo di 255 milioni di euro
BANCA NAZIONALE DELLE TERRE AGRICOLE, BANDO, GIOVANI, ISMEA, MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE, Non Solo Vino
Terre agricole per i giovani

Sono 16.000 gli ettari di terreni, per un totale di 624 aziende agricole potenziali, messi in vendita oggi da Ismea e Ministero delle Politiche Agricole, che hanno annunciato l’avvio della procedura di vendita del quarto lotto dei terreni della Banca nazionale delle Terre Agricole, per un valore complessivo minimo atteso di 255 milioni di euro, destinati esclusivamente a sostenere gli investimenti dei giovani agricoltori. I terreni sono ubicati in prevalenza nel Sud (74%), soprattutto in Sicilia, Basilicata e Puglia, nel Centro Italia (17%), in particolare in Toscana, e nel Nord (9%), distribuiti tra Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria.
La Banca nazionale delle Terre Agricole di Ismea comprende terreni agricoli, già coltivati e in grado di produrre reddito fin da subito, assegnati da Ismea tramite una procedura di vendita all’asta semplice e trasparente. Nata nel 2016, la Banca nazionale delle Terre Agricole favorisce l’incontro tra domanda e offerta di terra, con la possibilità per i giovani sotto i 41 anni di pagare il prezzo del terreno ratealmente, con un piano di ammortamento fino a 30 anni.
“Gli andamenti demografici degli ultimi decenni - ha detto il presidente Ismea, Enrico Corali - evidenziano una crescita costante della popolazione mondiale. A questo aggiungiamo che le abitudini alimentari nei Paesi in via di sviluppo si stanno spostando con sempre maggior decisione da una dieta a base di carboidrati (pasta, pane e riso) ad un’alimentazione proteica, più complessa e dispendiosa dal punto di vista della combinazione dei fattori produttivi. Per tutto questo, il settore agricolo e, in primis, la disponibilità di superfici coltivabili, è destinato a diventare sempre più centrale nell’economia mondiale. Pensando a questi bisogni futuri che saremo chiamati a gestire, Banca delle Terre è un progetto lungimirante, prezioso e necessario che rimette in circolo terreni produttivi”. Gli fa eco la dg Ismea, Maria Chiara Zaganelli, che sottolinea come “l’agricoltura è tra i protagonisti del rilancio economico del Paese, anche grazie alla rinnovata centralità che il settore ha conquistato durante i difficili mesi di pandemia, dimostrando ancora una volta quelle doti di resilienza che gli hanno permesso di non interrompere mai la catena degli approvvigionamenti. In questo contesto la terra assume ancora di più il suo valore di asset strategico e motore di sviluppo per l’economia del Paese. Con la Banca delle Terre, l’Istituto continua a perseguire l’obiettivo di rimettere in circolo terreni produttivi, offrendo un’opportunità di investimento a nuovi operatori o di consolidamento per aziende già operative”.

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