Montalcino, terra del Brunello e territorio itaiano tra i più visitati dagli enoappassionati, e Napa, capitale della Napa Valley, pilastro del vino Usa e culla del fenomeno dell’enoturismo, sono (quasi) ufficialmente città gemellate. Una sorellanza all’insegna del grande vino e delle bellezza dei paesaggi che accomuna due dei più importanti e prestigiosi territori dell’enologia mondiale. L’iter, avviato ufficialmente a marzo, pare giunto alla conclusione, ed in attesa di comunicazione ufficiali sul fronte italiano, novità sono arrivate, nei giorni scorsi, proprio dagli Usa, come riporta il giornale “Napa Valley Register”, nella visita a Napa del Console italiano a San Francisco, Loreno Ortona, ricevuto dal sindaco della città californiana, Scott Sedgley. Dove è arrivato il “sì” al gemellaggio da parte americana.
“Le città di Napa, in California, e Montalcino, in Italia - si legge in un nota stampa - sono orgogliose di annunciare formalmente una partnership a lungo termine tra le due comunità. La collaborazione rafforzerà il dialogo tra i cittadini di Napa e Montalcino per promuovere la cooperazione e lo scambio. Attraverso questa partnership, Napa e Montalcino cercheranno di favorire le relazioni tra le loro città, i loro governi e le persone, promuovendo la ricerca sulle tradizioni locali e gli scambi tra le scuole, così come attraverso la pianificazione dello sviluppo di attività culturali e lo scambio di buone pratiche. Le relazioni tra le città sorelle sono riconosciute come parte integrante del rafforzamento della leadership della Napa Valley come regione produttrice di vino. Il partenariato - spiega ancora la nota - favorirà la comprensione globale promuovendo scambi tecnici, educativi, economici e culturali su una base continua a lungo termine. Napa e Montalcino lavoreranno per sviluppare relazioni fruttuose tra le rispettive persone e comunità e costruire partenariati che modellano gli aspetti economici e geografici di una regione vinicola di classe mondiale”.
“Napa e Montalcino sono entrambe stimate destinazioni vinicole circondate da bellezze naturali e offrono ristoranti “farm-to-table”, sale di degustazione di cantine e negozi, tutti raggiungibili a piedi, rendendo la sorellanza una scelta naturale”, ha detto il sindaco di Napa, Scott Sedgley. “Gli italo-americani sono stati i primi a scoprire il potenziale della regione per la coltivazione dell’uva e la produzione di vini a metà del XIX secolo, e il loro spirito di collaborazione è ancora forte nelle nostre vigne - ha aggiunto Linsey Gallagher, al vertice di Visit Napa Valley - l’industria del turismo della Napa Valley è lieta di entrare in una partnership con Montalcino e lavorare sia con la città di Napa che, con Montalcino, può accelerare la ripresa economica attraverso la forza turistica in entrambi i territori”.
Passati i tempi di rito, arriverà l’ufficialità anche dal fronte italiano. “Per noi - ha detto il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli - non è un gemellaggio simbolico, ma uno scambio di informazioni e formazione che vuole mettere al centro i nostri e i loro ragazzi e giovani. Con la formalizzazione di questo secondo gemellaggio, dopo quello con Hautvillers, piccolo comune patria dello Champagne (con cui dal 2014 è gemellato il Municipio di San Giovanni d'Asso), abbiamo unito tre capitali mondiali del vino. Un rapporto che non deve essere solo scambio di convivialità ma anche di opportunità per stage in aziende. Coinvolgeremo il Consorzio del Vino Brunello e tutti coloro che potranno contribuire a sviluppare questi rapporti di amicizia. Credo potranno nascere buone opportunità in un mondo come quello attuale che è sempre più connesso”.
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