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OLIO

Stime Assitol: la produzione della nuova campagna olearia sopra le 300.000 tonnellate

Dalla conoscenza delle varietà alla conservazione, gli italiani devono ancora imparare a conoscere le peculiarità di un prodotto di altissima qualità
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L’olio nuovo

Secondo le stime Assitol (Associazione Italiana dell’industria olearia, aderente a Federalimentare), la produzione della nuova campagna olearia supererà di poco le 300.000 tonnellate, in ripresa sul 2020, ma non ancora ai livelli migliori di produzione, e la qualità degli oli, in generale, dovrebbe essere di buon livello: “abbiamo più di 500 cultivar ed infinite possibilità di blend - commenta Anna Cane, presidente Gruppo Olio d’Oliva Assitol - e scegliere è semplice: assaggiando, invitiamo i consumatori a provare oli diversi. In questo modo sarà piacevole sperimentarli nella cucina di casa e decidere, secondo il proprio gusto, quali sono gli accostamenti più riusciti”.

In pandemia, la passione degli italiani per l’extra vergine si è rafforzata. “Semmai, dovrebbero imparare a conoscerlo meglio - sottolinea Anna Cane - perché è arrivato il momento di abbandonare l’atteggiamento passivo, fin troppo diffuso, che consiste nel basarsi esclusivamente sul prezzo quando si sceglie l’olio, facendo invece attenzione ad altri elementi, essenziali per capire che il prodotto si può consumare in sicurezza”.

Il consumatore, insomma, deve apprendere almeno alcune regole di base. Ad esempio, non deve dimenticare che l’olio d’oliva si vende in contenitori appositi, come le bottiglie di vetro scuro. “Occhio a chi vi propone un prodotto presentato in recipienti improvvisati oppure in bottiglie anonime, con la scusa che l’olio è “ruspante” - avverte Anna Cane - per non parlare di quegli oli lasciati per ore su qualche bancarella, in balìa della correnti d’aria, sotto il sole o vicino a fonti di calore. Il pericolo è di acquistare un extra vergine già deteriorato, con difetti importanti”. L’olio d’oliva è un prodotto vivo, sensibile agli sbalzi di temperatura e alla luce, che va preservato con attenzione.

A differenza del vino, l’extra vergine appena prodotto, il cosiddetto “olio nuovo”, esprime il massimo delle sue potenzialità sensoriali e nutrizionali. “Siamo tutti responsabili della qualità, dal campo alla tavola - aggiunge la presidente del Gruppo Olio d’Oliva Assitol - e anche il consumatore deve fare la sua parte”. Persino nella dispensa di casa, le regole della corretta conservazione vanno seguite con cura. Basta dimenticare di tappare la bottiglia dopo l’uso o collocare l’extra vergine vicino ai fornelli, per danneggiare irrimediabilmente questo alimento.
Sull’autenticità e la genuinità dell’olio, l’Assitol ricorda che ben 8 diversi organismi di controllo vigilano sul comparto oleario
e che il Sian, il sistema telematico di monitoraggio, verifica tutti i flussi in entrata ed in uscita degli oli. Secondo i dati dell’Icqrf, l’organismo anticontraffazione del Ministero delle Politiche Agricole, nel 2020, sono stati effettuati quasi 11.000 controlli sul settore oleario, mettendo sotto esame oltre 12.000 prodotti. Di questi, soltanto l’11,2% è risultato irregolare, dando origine ad appena 18 notizie di reato, a conferma che nella maggior parte dei casi non si trattava di irregolarità gravi. Inoltre è bene sapere che, all’interno delle aziende, ogni anno si eseguono migliaia di controlli sugli oli prima della loro commercializzazione, per garantire la qualità del prodotto in uscita.

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