Il caseario italiano, riunito in Afidop, l’Associazione dei Formaggi Dop e Igp che raggruppa 27 Consorzi di tutto il Belpaese (dal Gorgonzola al Grana Padano, dalla Mozzarella di Bufala Campana al Pecorino Romano), lancia un messaggio di unità e, dall’Expo di Dubai, chiede al Governo di stringere un nuovo un patto per la promozione all’estero, fissando obiettivi importanti, a partire dalla “lotta all’Italian sounding e la necessità di incrementare le attività di promozione sui mercati lontani, con una forte sinergia tra Ministero degli Esteri e Ministero delle Politiche Agricole, perché il food è uno dei principali veicoli dell’immagine dell’Italia all’estero, come hanno sottolineato più volte i nostri rappresentanti istituzionali. Noi siamo perfettamente d’accordo, per questo chiediamo un incontro congiunto con i Ministri Di Maio e Patuanelli per avviare una strategia comune non solo di difesa del made in Italy all’estero, ma soprattutto di promozione”, ha spiegato il presidente di Afidop, Antonio Auricchio.
I numeri raccontano un comparto in salute, che sta vivendo, nonostante il momento storico, una crescita continua delle esportazioni. Le spedizioni della Mozzarella di Bufala Campana, nel 2020, hanno fatto segnare il +10%, mentre l’export del Grana Padano, il più importante player del latte italiano e prodotto Dop più consumato al mondo, ha toccato il +6,4% nel primo semestre 2021. Il Pecorino Romano, che rappresenta l’80% dei volumi del totale dei pecorini Dop italiani, con più di 12.000 aziende, ha registrato, nel primo semestre 2021, una crescita delle vendite sui mercati esteri del +15%, ed il Gorgonzola, che ogni anni fattura 800 milioni di euro, deve ai mercati esteri un terzo del suo giro d’affari, che tocca ormai 88 Paesi nel mondo, compresi proprio gli emirati Arabi, dove nel 2020 le spedizioni sono cresciute del 37% sul 2019. Puntare forte sulla promozione, in questo quadro, vuol dire continuare a crescere, sfruttare il momento ed aprirsi a nuovi Paesi, da Oriente a Occidente.
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