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FONDI

Legge di Bilancio: 120 milioni di euro per finanziare 20 programmi dei distretti del cibo

Nell’accordo con il Ministero delle Politiche Agricole, anche il ruolo dei distretti, strumento essenziale di governo delle realtà locali
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I Distretti del Cibo

Con la comunicazione di approvazione dei venti programmi di distretto, e lo stanziamento di 120 milioni di euro, grazie alle risorse finanziarie rese disponibili dalla legge di Bilancio votata lo scorso dicembre, si è raggiunto un traguardo importantissimo che metterà al sicuro un investimento tra pubblico e privato di 309 milioni di euro”: così i delegati della Consulta dei Distretti del Cibo commentano l’accordo - che verrà formalizzato entro aprile con la firma dei contratti - tra distretti del cibo e Ministero delle Politiche Agricole trovato nei giorni scorsi.

“Si rafforza la collaborazione tra il Ministero e i distretti del cibo, che il Ministro Stefano Patuanelli ha deciso di sostenere con determinazione”, commenta il presidente della Consulta dei Distretti del Cibo. “Abbiamo avviato anche la collaborazioni con le Regioni, che sollecitiamo a cofinanziare questi progetti che rappresentano la prima azione di sistema nel nostro Paese per lo sviluppo sostenibile. I 20 programmi di distretto coinvolgono 10 Regioni, migliaia di imprese e promuovono le produzioni biologiche, Dop e Igp e il turismo relazionale integrato. Attivarli il prima possibile è un importante segnale di ripartenza immediata del settore agroalimentare. Adesso le Regioni facciano la loro parte per avviare la prima azione di sistema di sviluppo sostenibile nel nostro Paese”.

Oltre all’aspetto finanziario, l’incontro è stato importante per ribadire la volontà politica del Ministero e del Sottosegretario di considerare i distretti del cibo strumento essenziale di governo delle realtà locali, determinando sviluppo e benessere nel mondo agricolo e nelle comunità locali. È stata confermata, inoltre, la disponibilità economica per fare i prossimi bandi dei distretti del cibo dove la Consulta si impegnerà per promuovere la partecipazione dei distretti che ancora non hanno usufruito di risorse. Inoltre, la delegazione della Consulta dei distretti del cibo ed il Ministero delle Politiche Agricole hanno trovato una convergenza anche sulla creazione di un tavolo di lavoro permanente per facilitare una buona programmazione sui prossimi fondi messi a disposizione dal Pnrr, e sull’istituzione di un evento nazionale con una giornata dedicata ai distretti del cibo.

Un ottimo risultato per la Consulta dei Distretti, nata con lo scopo di fare interloquire i 28 distretti che ne fanno parte con le istituzioni, enti economici e sociali, di promuovere leggi e finanziamenti che ne garantiscano lo sviluppo, di creare sinergie con il mondo accademico e di contribuire alla crescita sostenibile dei territori. La Consulta fa proprie le indicazioni delle istituzioni internazionali e nazionali, come l’Agenda 2030 e la strategia Farm to Fork, che è al centro del Green Deal europeo. Il territorio, il cibo, l’agricoltura, le zone rurali svolgono oggi un ruolo che va molto al di là dell’accezione di settore produttivo convenzionale: significano ospitalità turistica, esprimono marchi di fama internazionale, implicano un’attenta gestione del territorio, del paesaggio, dell’ambiente, la salvaguardia dell’ecosistema e di risorse preziose come l’acqua e l’aria, indicano nuove possibilità di approvvigionamento di energia, possono fornire materie prime ecosostenibili per altri settori produttivi sono l’emblema di una corretta e sana alimentazione.

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