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POLEMICHE AI FORNELLI

Dopo la Michelin e TripAdvisor, l’ultima sfida degli chef è il rapporto con gli influencer

In Messico, lo chef Edgar Núñez ha reso pubblica la richiesta di una giovane influencer, Manuela Gutiérrez, definendola “una scroccona”
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Lo chef messicano Edgar Núñez

Da quando l’alta ristorazione è uscita dall’alveo della nicchia e dell’esperienza per pochi, diventando un fenomeno di massa, costantemente sotto i riflettori, molte cose sono cambiate per chi sta ai fornelli. Gli chef sono diventati vere e proprie star mediatiche, rendendo il ruolo del cuoco sempre più complesso, e portandolo in una dimensione nuova, che lo porta sempre più spesso lontano dai fornelli. Tutto questo, però, vuol dire anche nuove beghe, figlie del tempo che stiamo vivendo. Una volta, infatti, l’unico motivo di preoccupazione, e talvolta di scontro, era legato alla grande critica gastronomica, che per decenni ha avuto un solo nome: la Guida Michelin. Fonte di gioie e dolori, talvolta di polemiche, sfociate in clamorose e rumorose rinunce ai mitici “macaron” (stelle in Italia). Marco Pierre White, Alain Senderens, Gualtiero Marchesi, Sébastien Bras e Marc Veyrat sono i nomi più noti, ma anche Gianfranco Vissani, quando perse la seconda, non fu tenero con la “Rossa”.

Oggi, oltre alla ristorazione, alla comunicazione, al ruolo dello chef, è cambiata anche la critica: il web ha reso interi processi democratici ed aperti, a partire proprio dal giudizio del consumatore su qualsiasi cosa acquisti, mangi o veda. A suon di “pallini”, anche la casalinga di Voghera può togliersi lo sfizio di dire la sua su TripAdvisor, nella (sbagliata) convinzione che il suo giudizio valga quanto il giudizio di un critico gastronomico. Una nuova bega, per i poveri chef, sempre più esposti ad ogni genere di critica, che a volte va ben al di là del piatto, e punta spesso il dito sui contratti di lavoro, i prezzi e gli exploit sui social. Ossia, il regno degli influencer, l’ennesimo fronte aperto, un coacervo - tra una manciata di professionisti della comunicazione capaci di vantare numeri davvero importanti - di decine, se non centinaia, di ragazzi e ragazze pronti a barattare i propri (pochi) follower per un pranzo o una cena gratis.

Uno sconfinato campo grigio che finisce per creare incomprensioni e polemiche, come accaduto, in Messico, allo chef Edgar Núñez, stabilmente nella “Latin America’s’ 50 Best Restaurants” con i suoi “Sud777” (al n. 52 della 50 Best Restaurants) e “Comedor Jacinta”. Contattato da una influencer, Manuela Gutiérrez, con un messaggio sul profilo Instagram del ristorante in cui chiedeva di “effettuare uno scambio pubblicitario, dove consiglio e mostro i vostri servizi sul mio Instagram in cambio di un pasto per due”, Núñez ha deciso di rendere pubblica la conversazione sul suo profilo personale Twitter (oltre 200.000 follower), bollando la giovane come scroccona: “E nella mia sezione preferita: “scrocconi internazionali” lascio Manuela (che ha un quarto dei miei followers)”. In effetti, lo chef in quel momento vantava 150.000 follower, contro i 65.000 della influencer, che ci ha tenuto, dopo essersi scusata con Edgar Núñez, a precisare di essere una “creatrice di contenuti”, e non una influencer ...

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