Dall’ananas che dovrebbe bruciare i grassi alle uova che aumenterebbero il colesterolo, passando per il divieto di mangiare frutta a fine pasto perché peggiorerebbe la digestione: sono ancora molto diffusi i falsi miti sull’alimentazione che, nella maggior parte dei casi, rischiano di confondere le idee e creare disinformazione. A fare chiarezza ci pensa il dottor Giuliano Ubezio, dietista e divulgatore, famoso come “Doc Giuliano”, star indiscussa sui social (111.000 followers su Instagram) grazie ai suoi video accattivanti e ad un linguaggio semplice e chiaro.
Ubezio smonta ad una ad una le false credenze ancora in voga: a partire dall’ananas, frutto ricchissimo di acqua e povero di calorie a cui, spesso, viene associata la capacità di bruciare i grassi. Il falso mito nasce dal fatto che l’ananas contiene la bromelina, una sostanza in grado di rompere le molecole degli alimenti rendendoli così più digeribili. L’ananas, quindi, favorisce la digestione e, vista la quantità di acqua che contiene, è molto efficace come drenante. Nonostante questo, però, dire che bruci i grassi non è corretto.
E che dire della frutta a fine pasto che dovrebbe peggiorare la digestione? Alcune componenti della frutta possono causare sensazioni di gonfiore, ma se non si hanno condizioni specifiche come colite ulcerosa o sindrome dell’intestino irritabile, non ci sono fastidi. Mangiare frutta alla fine del pasto può rallentare il rilascio di zuccheri nel sangue, favorire l’assorbimento del ferro e proteggere la digestione grazie agli antiossidanti.
É vero che bisogna consumare subito le patate altrimenti diventano tossiche? In realtà la colorazione scura è solo una reazione chimica senza pericoli. Le patate possono contenere glicoalcaloidi, sostanze tossiche che si concentrano principalmente nella buccia, ma la cottura a elevate temperature e la rimozione della buccia riducono il rischio.
Le uova non contribuiscono all’aumento dei livelli di colesterolo: al contrario, contengono molti nutrienti fondamentali per il nostro organismo. Contrariamente a quello che possiamo pensare, soltanto una minima parte del colesterolo presente nel nostro sangue è assimilata tramite alimentazione. Il tuorlo dell’uovo, pur contenendo colesterolo, è ricco di grassi saturi ma non è responsabile del suo aumento mentre l’albume ne è addirittura privo.
Infine, è sempre meglio scegliere il prodotto light? Un cibo, per essere definito “a ridotto contenuto calorico” deve fornire almeno il 30% in meno delle calorie. Così facendo però, si corre il rischio di ridurre, insieme alle calorie, anche vitamine, acidi grassi e altri nutrienti. Gli alimenti light possono quindi avere una composizione diversa rispetto a quelli tradizionali, inoltre, la convinzione di essere ipocalorici, potrebbe indurci ad assumerli in quantità maggiore.
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