Ormai, sempre di più, il fattore della gradazione alcolica, quando si parla di vino, è al centro dell’attenzione. E questo vale anche per le scelte dei consumatori, soprattutto di quelli più giovani che stanno cambiando approccio verso certi tipi di prodotti prediligendo scelte a bassa gradazione alcolica quando non addirittura “alcool free”. Non sorprende, pertanto, che il contenuto di alcol risulta essere anche l’informazione tecnica più importante emersa nel sondaggio pubblicato su “Wine Lister Leagues 2023”, il report del celebre portale inglese dedicati ai fine wines (di Groupe Figaro, editore di uno dei più importanti quotidiani di Francia, “Le Figaro”) che ha chiesto a 53 esperti del settore le informazioni tecniche sul vino a cui i consumatori sono maggiormente interessati.
In cima alla classifica, c’è proprio il contenuto di alcol che ha ricevuto un punteggio di 8/10 (la valutazione numerica è riferita all’importanza del requisito) per il 55% degli intervistati con il 14% che ha addirittura assegnato la valutazione massima (10/10). Viene anche citata nel report la frase di un importatore sudamericano che spiega come “il contenuto di alcol stia diventando una preoccupazione, con molti vini tradizionali sempre meno equilibrati” a causa della gradazione che sale.
Dietro alla gradazione alcolica, al secondo posto, figura l’assemblaggio di un vino e quindi le varietà di uva utilizzate, aspetto che attira la curiosità dei consumatori e che precede la viticultura biologica o biodinamica. Gli anni di invecchiamento e le tipologie di strumenti di affinamento (botti, vasche, ndr) in cui avviene sono altri aspetti di rilievo, più dell’uso dei solfiti e dell’utilizzo del grappolo intero ma anche di temi quali la resa o la fermentazione malolattica.
Tra le informazioni tecniche che stanno crescendo di importanza rientra anche la sostenibilità (al terzo posto dietro il contenuto di alcol e il fattore “organico/biodinamico”) che menziona anche elementi come il peso della bottiglia, le colture di copertura (“Cover Crops”), la biodiversità.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024