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LA NOVITÀ

Benvenuti nel futuro già presente: se i camerieri non si trovano al ristorante ci pensa il robot

La scelta dall’Hotel Terme Millepini, a Montegrotto Terme (4 stelle) che, per dare una mano a servire ai tavoli, ha assunto una macchina tuttofare
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Il robot-cameriere Bob

Annunci su stampa e web, passaparola, offerte nei centri dell’impiego, le posizioni aperte per lavorare nel mondo della ristorazione non mancano in un paese turistico e legato alla qualità enogastronomica come è l’Italia. E questo vale soprattutto con l’avvicinarsi delle vacanze quando hotel e ristoranti sovente fanno il pienone. Ma, come è noto, trovare personale qualificato o che abbia voglia di conoscere questo mondo non è così semplice e le motivazioni, si sa, possono essere tante. E allora ecco che vengono trovate soluzioni alternative, anche originali, come quella scelta dall’Hotel Terme Millepini a Montegrotto Terme, struttura a quattro stelle che, per dare una mano a servire ai tavoli, ha assunto Bob, “Il Robot Cameriere” motorizzato che si sposta dalla cucina alla sala ristorante oppure alle piscine portando con sé pietanze, piatti composti e insalatone appena preparate, direttamente nelle mani del cameriere che si occuperà della consegna. Ma, sottolinea Emanuele Boaretto, a capo dell’Hotel Terme Millepini, il robot “di fatto non sostituisce nessuno ma consente di accelerare i tempi di consegna dei piatti una volta preparati, occupandosi del passaggio da una zona all’altra dell’albergo”.
Bob Robotics è un delivery robot governato dall’intelligenza artificiale già attivo in alcuni ristoranti, bar, hotel e supermercati, costruito dall’azienda Warm di Carbonera a Treviso: è alto poco più di 1,30 metri ed ha una capacità di carico di quattro vassoi che consegna precisamente sul punto impostato muovendosi su ruote ed evitando gli ostacoli che si possono incontrare lungo il percorso, seguendo una mappa facile da gestire attraverso una app che consente anche di chiamarlo. Bob interagisce e sembra essersi già ambientato nell’ambiente di lavoro. “Abbiamo impostato una serie di messaggi vocali personalizzabili - ha aggiunto Boaretto - che lo rendono in qualche modo un po’ più umano, rubando un sorriso all’ospite che lo incontra in corridoio o al bambino che ci vorrebbe giocare insieme. L’approccio con i clienti è stato positivo, anche perché, come nel caso dei computer e degli schermi che ci sono in tutta la struttura, è uno strumento usato come sostegno dei nostri collaboratori, che non spersonalizza il lavoro, anzi favorisce il bel rapporto che viene a crearsi tra questi e gli ospiti della struttura, per i quali riescono ad essere più presenti, lasciando fare le attività meno importanti di trasporto al robot, che nel corso della nottata si ricarica in poche ore, per poi essere funzionante tutto il giorno”.
L’idea è nata, come si legge dalla spiegazione pubblicata in una nota, “dalla necessità sempre più grande di automatizzare i processi semplici e ripetitivi, permettendo così ai collaboratori di dedicarsi ai compiti più complessi e di attenzione al cliente, dagli ordini alla vendita, relegando alla macchina la parte più noiosa e ripetitiva del semplice trasporto dei piatti da e per la cucina”. Ecco che, dice Boaretto, “la tecnologia e l’intelligenza artificiale ci sono venute in aiuto e hanno innovato la struttura stando al passo coi tempi. È un supporto notevole ai nostri camerieri professionisti che non devono più perdere tempo spostandosi dalla cucina a bordo piscina”.

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