“Il Pellegrino è colui che compie un viaggio alla ricerca di interiorità, di spiritualità; anche il vino è spesso associato alla spiritualità, a qualcosa che facilita l’unione e l’amicizia”, spiega Giordano Spallacci. E poi c’è la moglie Paola, che fa Pellegrini di cognome e a cui dedica questa etichetta. Un Verdicchio dalle tonalità chiare, la cui versione del 2023 è citrina e vivace: aromi di lime e ananas vengono addolciti da note di gelsomino, vaniglia e melone bianco, cui si aggiunge la mentuccia e la mandorla bianca al palato; il sorso è fine e fresco, con uno sviluppo sapido e gessoso a dar spessore e un finale ammandorlato a pulire la bocca. L’azienda di Giordano Spallacci, fondata nel 2003, si trova sulle colline di Corinaldo, a meno di 20 chilometri dal mare di Senigallia e altrettanti dai primi monti dell’Appennino umbro-marchigiano: qui coltiva circa 8 ettari di vigne a conduzione biologica da 4 anni, piantati a Verdicchio, Montepulciano, Sangiovese e Lacrima, che vanno a costituire 5 etichette (due bianchi, due rossi e uno spumante) per una produzione che non supera le 20.000 bottiglie annue.
(ns)
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