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Francia, le stime sulle vendemmia riviste a ribasso: tra agosto e settembre giù fino al 12%

Da 40-42,5 milioni di ettolitri di vino a 37,4. Domani, a Roma, le previsioni italiane by Assoenologi, Uiv e Ismea al Ministero dell’Agricoltura
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Francia, le stime sulle vendemmia riviste a ribasso (ph: Pixabay)

Il Ministero dell’Agricoltura francese, sui dati del Service de la statistique et de la prospective (Ssp), ha rivisto a ribasso le stime sulla vendemmia 2025 annunciando che la produzione di vino complessiva prevista Oltralpe sarà di 37,4 milioni di ettolitri, ovvero tra i 3 e i 5 milioni di ettolitri in meno rispetto all’ultima valutazione dell’8 agosto, che si attestava tra i 40 e i 42,5 milioni di ettolitri. E se i 37,4 milioni di ettolitri di vino attesi rappresentano, comunque il +3% sul raccolto 2024 (che, in ogni caso, è stato molto basso, ndr), si tratta di una significativa riduzione delle stime del -7% o -12% nel giro di un solo mese.
In trenta giorni infatti - nel mezzo alle due previsioni, come descritto dallo Ssp e ripreso dal magazine specializzato Vitisphere - è stata decisiva, per il calo del potenziale produttivo, l’ondata di caldo intenso di agosto. “Le alte temperature e la siccità hanno colpito diversi vigneti, in particolare in Charente (-10% di produzione sulla media 2020-2024), Borgogna e Beaujolais (dove è rimasta, comunque, stabile) e in Linguadoca-Rossiglione (-5%)”, spiega l’istituto di statistica francese, aggiungendo, inoltre, che “anche la riduzione delle superfici vitate, con oltre 20.000 ettari estirpati dall’ultima vendemmia a Bordeaux, nel Sud-Ovest e in Linguadoca-Rossiglione, ha contribuito al calo dei volumi”.
Da quel che traspare Oltralpe, il settore vitivinicolo francese non avrebbe ben accolto l’ennesimo errore di stima sulla vendemmia da parte del Ministero: sopravvalutazioni e sottovalutazioni, infatti, ci sono state anche nel 2024, 2023, 2022 e 2021. Inoltre, vista anche la caduta del Governo Bayrou, c’è incertezza sulle attenzioni da rivolgere al comparto in questa fase di crisi. La nota positiva è che, se la quantità è stata rivista a ribasso, la qualità soddisferebbe, invece, tutti i requisiti delle “buone annate”.
Guardando all’Italia, invece, è attesa per domani a Roma al Ministero dell’Agricoltura la presentazione delle stime vendemmiali 2025 di Assoenologi, Unione Italiana Vini - Uiv e Ismea (dopo le prime pubblicate da Coldiretti e che prevedevano 45 milioni di ettolitri). L’appuntamento sarà aperto da Sergio Marchi, dg Ismea, e Matteo Zoppas, presidente Agenzia Ice, poi Fabio Del Bravo, responsabile Direzione Filiere e Analisi dei Mercati in Ismea, relazionerà sulle previsioni vendemmiali in Italia, con Paolo Brogioni, direttore Assoenologi, che parlerà dell’andamento climatico della stagione, e Ignacio Sánchez Recarte, segretario generale Ceev, che allargherà le stime sul raccolto all’Europa. Successivamente Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi, e Lamberto Frescobaldi, presidente Uiv, dibatteranno nel talk “Un potenziale da gestire”, moderati da Paolo Castelletti, segretario generale Uiv. Infine, il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida terrà le conclusioni.

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