Coniugare produzione, bellezza, accoglienza ed esperienze intorno al vino è un diventato un fattore determinante per le più grandi cantine del mondo, per business, per immagine e per affinità con quei concetti “del buono e del bello” che vanno quasi sempre a braccetto. Ed a selezionare le migliori destinazioni enoiche del pianeta, aziende vinicole che offrono esperienze enologiche indimenticabili e promuovono la cultura del vino, da qualche anno è la “The World’s Best Vineyards”, che, nell’edizione 2025, vedrà le prime 50 cantine svelate il 19 novembre all’Amelia Park Wines nella regione ospitante di Margaret River, nella Western Australia (con WineNews invitata a seguire in presenza l’evento, ndr). Ma, in attesa di conoscere la parte alta della classifica, ed in particolare la posizione n. 1 (con fuori gara le cantine Antinori nel Chianti Classico, al top nel 2022, l’argentina Catena Zapata, nel 2023, e la spagnola Bodegas de los Herederos del Marqués de Riscal, nel 2024, e, quindi, entrate nella “Hall of Fame”), come sempre, c’è tanta Italia, con 6 cantine, già nelle posizioni dalla 100 alla 51, svelate oggi. In una seconda metà di classifica dominata dall’Europa, con 33 cantine, infatti, per il Belpaese, in ordine, figurano Castello Banfi, una delle più importanti e belle tenute del territorio del Brunello di Montalcino, della famiglia Mariani e guidata oggi da Cristina Mariani May, al n. 61, davanti alla griffe Arianna Occhipinti, in Sicilia, al n. 78, e alla storica firma campana di Tenuta Cavalier Pepe, al n. 81. Ancora, da alcuni dei territori più “nobili” del vino italiano, arrivano Marchesi di Barolo della famiglia Abbona, azienda storica delle Langhe e di Barolo, che rientra in classifica al n. 80, e Masi Cellars, le cantine di Masi Agricola, tra le più importanti della Valpolicella, ma non solo (che, di recente, ha inaugurato Monteleone21, il nuovo hub esperienziale, a due passi dalla sede storica di Gargagnago di Valpolicella), per tornare ancora a Montalcino con una delle sue aziende più affermate nel mondo e pluripremiate per i suoi vini, come Casanova di Neri del produttore Giacomo Neri, che la guida con i figli Giovanni, Gianlorenzo e Marianna Neri.
Nella “Top 100” 2024 (oltre alle già citate Castello Banfi e Tenuta Cavalier Pepe), per l’Italia erano presenti altre realtà di primissimo piano, ovvero Ceretto, guidata da una delle famiglie che più di tutte hanno segnato la storia recente dell’enogastronomia delle Langhe, con il vino, ma anche con i noccioleti e l’alta ristorazione, e che già dal 2009 ha aperto le porte della Tenuta Monsordo Bernardina (con il suo ormai iconico Acino) ai visitatori di tutto il mondo; la Tenuta Castelbuono, realtà in Umbria di Tenute Lunelli della famiglia Lunelli, celeberrima per il suo “Carapace”, opera del maestro Arnaldo Pomodoro, ma anche due realtà di riferimento del vino di Campania, come Feudi di San Gregorio, a Sorbo Serpico, in Irpinia, guidata da Antonio Capaldo, e Marisa Cuomo, a Furore, sulla splendida Costiera Amalfitana.
Aspettando la parte alta della classifica 2025, che WineNews, come detto, vi racconterà in diretta dall’Australia,guardando ancora alle posizioni dalla 51 alla 100, emerge che il Portogallo occupa in totale 8 posizioni su 50, il numero più alto tra tutti i Paesi per l’anno in corso. La Valle del Douro ne rivendica 6, con Quinta do Seixo (Sandeman) al n. 62, Quinta do Bomfim (Symington Family Estates) al n. 66, Quinta do Crasto (n. 67), Quinta do Noval (n. 73), Quinta Nova De Nossa Senhora Do Carmo (n. 74) e Quinta do Vallado (n. 84). Herdade do Esporão nell’Alentejo si colloca al n. 69 della classifica, e Taylor’s Port Cellars, Porto, al n. 85. La Francia è rappresentata da 7 cantine: Veuve Clicquot (n. 51), Moët & Chandon (n. 57) e Philipponnat Champagne (n. 76), tutte della Champagne, Château Pichon Baron (n. 60) e Cos d’Estournel (n. 97) da Bordeaux, Domaine Faiveley (n. 59) dalla Borgogna e M. Chapoutier (n. 77) dalla Valle del Rodano. Nel resto d’Europa, la Spagna piazza 3 cantine, Bodegas Arzuaga nella Ribera del Duero (n. 64), che si unisce a Bodegas Muga nella Rioja (n. 53) e Bodegas Granbazán (n. 86). Il Regno Unito vede una nuova entrata con Leonardslee Family Vineyards nel Sussex (n. 56), mentre Balfour Winery nel Kent (n. 96) rientra in classifica per la prima volta dal 2022. In Ungheria, Tokaj-Hétszőlő Organic Vineyards (n. 58) entra nella lista per la prima volta e Disznókő si classifica al n. 63, entrambi provenienti da Tokaj. Tra le altre aziende vinicole europee figurano Domäne Wachau (n. 68) e Weingut Tement (n. 82), entrambe situate in Austria. Midalidare Estate (n. 54) dalla Bulgaria entra nella lista 51-100, mentre Château Mukhrani (n. 75) si unisce a Château Buera (n. 72) dalla Georgia.
Il Sud America, invece, festeggia un nuovo ingresso nella lista 51-100 di quest’anno, con Sitio La Estocada (n. 91), a Mendoza, in Argentina, da cui arrivano anche Finca El Paraíso - Luigi Bosca (n. 70), Bodega DiamAndes (n. 93) e Bodega Lagarde (n. 95). Presenti anche Uruguay e Cile con una cantina ciascuno, rispettivamente con Bodega Bouza (n. 55) e Clos Apalta nella Valle di Colchagua (n. 65). Quattro le cantine dal Sudafrica, con le new entry La Motte Wine Estate (n. 94) e Hamilton Russell Vineyards (n. 99), e le cantine di Stellenbosch Tokara Wine and Olive Estate (n. 71) e Delaire Graff Estate (n. 79) che rientrano in classifica. Ancora, la Nuova Zelanda dà il benvenuto a 3 nuovi ingressi: Wairau River Wines a Marlborough (n. 52), Greystone Winery (n. 89) e Felton Road a Central Otago (n. 98), oltre a Kumeu River Wines che rientra nella classifica 51-100 per la prima volta dal 2023 al n. 90, mentre Ata Rangi mantiene il suo posto, quest’anno al n. 100. Tra le curiosità, ancora, la presenza del Libano con Chateau Kefraya (n. 92), e degli Stati Uniti ottengono con Beringer Vineyards (n. 88) nella Napa Valley.
“L’elenco ampliato di quest’anno è una vivace vetrina dell’eccellenza nel turismo enologico globale, con vigneti distribuiti su sei continenti. Siamo entusiasti di dare il benvenuto a una serie di nuove entrate e di premiare altri vigneti di livello mondiale e le persone che li gestiscono. Congratulazioni a tutte le aziende presenti nell’elenco di quest’anno. Non vediamo l’ora di celebrare i loro successi alla cerimonia di premiazione a Margaret River”, ha commentato William Drew, direttore dei contenuti di “The World’s 50 Best Vineyards”.
Focus - La “The World’s Best Vineyards” 2025 (posizioni da 51 a 100)
51 - Veuve Clicquot - Champagne
52 - Wairau River Wines - Marlborough
53 - Bodegas Muga - Rioja
54 - Midalidare Estate - Pianure della Tracia
55 - Bodega Bouza - Montevideo
56 - Leonardslee Family Vineyards - West Sussex
57 - Moët & Chandon - Champagne
58 - Tokaj-Hétszőlő Organic Vineyards - Tokaj
59 - Domaine Faiveley - Borgogna
60 - Château Pichon Baron - Bordeaux
61 - Castello Banfi - Toscana
62 - Quinta do Seixo (Sandeman) - Valle del Douro
63 - Disznókő - Tokaj
64 - Bodegas Arzuaga - Ribera del Duero
65 - Clos Apalta - Valle di Colchagua
66 - Quinta do Bomfim (Symington Family Estates) - Alta Valle del Douro
67 - Quinta do Crasto - Valle del Douro
68 - Domäne Wachau - Wachau
69 - Herdade do Esporão - Alentejo
70 - Finca El Paraíso - Luigi Bosca - Mendoza
71 - Tokara Wine and Olive Estate - Stellenbosch
72 - Château Buera - Kakheti
73 - Quinta do Noval - Valle del Douro
74 - Quinta Nova De Nossa Senhora Do Carmo - Valle del Douro
75 - Château Mukhrani - Kartli
76 - Philipponnat Champagne - Champagne
77 - M. Chapoutier - Valle del Rodano
78 - Azienda Agricola Arianna Occhipinti - Sicilia
79 - Delaire Graff Estate - Stellenbosch
80 - Marchesi di Barolo - Piemonte
81 - Tenuta Cavalier Pepe - Irpinia
82 - Weingut Tement - Styria
83 - Masi Cellars - Veneto
84 - Quinta do Vallado - Valle del Douro
85 - Taylor’s Port Cellars - Porto
86 - Bodegas Granbazán - Valle del Salnés
87 - Casanova di Neri - Toscana
88 - Beringer Vineyards - Napa Valley
89 - Greystone Winery - Waipara
90 - Kumeu River Wines - Auckland
91 - Sitio La Estocada - Mendoza
92 - Chateau Kefraya - Valle della Bekaa occidentale
93 - Bodega DiamAndes - Mendoza
94 - La Motte Wine Estate - Valle di Franschhoek
95 - Bodega Lagarde - Mendoza
96 - Balfour Winery - Kent
97 - Cos d’Estournel - Bordeaux
98 - Felton Road - Central Otago
99 - Hamilton Russell Vineyards - Hemel-en-Aarde
100 - Ata Rangi - Martinborough
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