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Addio alla leggenda Gigi Riva, gli è stato dedicato anche un vino, il “Rombo di Tuono”

Goleador sensazionale, icona di Cagliari e della Sardegna (di cui diventò testimonial dei prodotti Dop e Igp) oltre che della Nazionale di calcio

Un fuoriclasse, un bomber di razza, un uomo leale e generoso, un nome che, come pochi, è riuscito ad identificarsi in tutto e per tutto con una regione che lo ha riconosciuto come mito. Tanto da essere omaggiato addirittura con un vino e finire, con uno dei suoi gesti più iconici, a dominare l’etichetta proprio come faceva dentro all’area di rigore. L’Italia piange Gigi Riva, bandiera del Cagliari e goleador irraggiungibile della Nazionale italiana di calcio, personaggio fuori dal comune e con degli ideali puri: la sua scelta di sposare a vita la maglia rossoblù del Cagliari, non cedendo alle lusinghe degli “squadroni” del nord, lui che era uno dei giocatori più forti del mondo, profuma, oggi più di ieri, di romanticismo ma anche di valori genuini. Campione d’Europa, leader di natura, facile che i tifosi si innamorassero follemente di Riva con la sua famosa maglia numero 11 che ancora oggi popola i parchi ed i campetti, sognando e ricordando il mito. Non stupisce, allora, che nel 2011 (l’11 ancora una volta ritorna...), la cantina Alba & Spanedda, nata nel 1998 per volontà dei fratelli Sebastiano e Tonino Spanedda, nella zona del Coros, realizzò un’idea, nata con la collaborazione dei tifosi del Cagliari, di una produzione annua limitata in onore di Gigi Riva, per aver scritto pagine importanti del club (con cui vinse lo storico scudetto nella stagione 1969/1970) ma anche della Sardegna. Non poteva che chiamarsi, ovviamente, “Rombo di Tuono”, un Igt ottenuto da uve “cagnulari”, “vitigno raro e di non facile coltivazione”, spiega la cantina. Raro come Gigi Riva, perché in Italia di attaccanti così se ne sono visti pochi, forse nessuno, dopo di lui. Nell’etichetta spicca la spettacolare rovesciata di “Rombo di Tuono” realizzata contro il Vicenza allo Stadio “Menti”, quello che poi accolse, negli anni a venire, due attaccanti che come Riva sono entrati nel cuore di tutti: Paolo Rossi (che divenne anche produttore di vino) e Roberto Baggio che non è un “vignaiolo” come lo fu “Pablito” ma che ama degustarsi un buon calice ogni tanto. “Avevo dato l’autorizzazione gratuita all’utilizzo del nomignolo che mi ha dato Gianni Brera a patto che facessero un vino di qualità: sono stati di parola”, queste le parole di Gigi Riva, riportate dalle cronache dell’epoca, sul vino a lui dedicato. Ma non solo, perché la leggenda del calcio fu testimonial, qualche anno fa, della Regione Sardegna per i prodotti sardi Dop e Igp, un paniere di eccellenze dove accanto ai famosi formaggi figuravano, tra gli altri, 18 vini. Senza dimenticare l’idea di Gavino Sanna, uno dei più famosi pubblicitari italiani e fondatore di Cantina Mesa, nel Sulcis Iglesiente sardo, che con un digital format, “Mesa a Casa”, lanciato proprio dalla sua tenuta vitivinicola, raccontava l’origine, il carattere e le sfumature dei suoi vini, ognuno abbinato alla personalità di personaggi che hanno fatto la storia nel proprio campo, dal cinema alla musica fino allo sport, dove, ovviamente, non poteva mancare il grande Gigi Riva.

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