Quando una cantina alza lo sguardo in cerca di investimenti che superano il proprio territorio, di solito lo indirizza verso denominazioni consolidate, per valore o crescita. Per questo, negli ultimi decenni, sono nate diverse “succursali” nelle Langhe, a Bolgheri o a Montalcino (in Toscana, in generale), sull’Etna (e in Sicilia, in generale), ma anche nel Conegliano-Valdobbiadene, Collio o Alto Adige. Sono di solito investimenti che richiedono somme ingenti, e che, quindi a loro volta, partono da territori abbienti: Valpolicella, di nuovo Toscana o Piemonte. Sono rotte quasi consolidate, per evidenti motivi economici. Risulta, quindi, interessante la scelta, recentemente annunciata da Umani Ronchi della famiglia Bernetti, di fondare in una nuova distribuzione di vini (“Davantage” il suo nome) a partire da una prima collaborazione toscana (Torre a Cona, sui Colli Fiorentini) e francesce (Domaine Ponsot, in Borgogna). Nonostante il momento e le scelte difficile che affronta il settore del vino, e nonostante Le Marche stesse stiano gestendo sfide non facili (il fallimento di Moncaro e le incertezze legate alla Doc di Matelica), un’azienda familiare di una regione del vino italiana meno nota e ricca, fa un passo coraggioso. Ma lo fa forte di una crescita costante e graduale nel tempo, che l’ha resa solida e affidabile. E lo fa forte della strettissima connessione che Le Marche hanno sempre creato fra il vino e il suo contesto, consapevoli che l’unione fa la forza, e che la crescita sostenibile di un settore non può davvero avvenire in modo isolato: è qui, infatti, che è nato l’Istituto Marchigiano Vini, in rappresentanza di tutte le denominazioni regionali; ed è sempre qui che è nato Food Brand Marche, che valorizza e promuove in maniera integrata l’enogastronomia, il turismo e la cultura marchigiani. Umani Ronchi, non è da meno e ha, da tempo, investito in progetti eno-turistici ed eno-gastronomici: con quest’ultima tappa ha, finalmente, alzato lo sguardo oltre confine, come ogni territorio forte può fare.
(ns)
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