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ANGEM (CONFCOMMERCIO): “BIOLOGICO DIFFICILE PER LE MENSE” … SCUOLA: APRE LA PRIMA MENSA “COUNTRY” IN UN AGRINIDO. LO DICE COLDIRETTI

“Non stupisce che il cibo biologico italiano abbia perso il suo primato”: è il commento di Ilario Perotto, presidente di Angem, l’associazione nazionale dei gestori mense. Che aggiunge: “dal punto di vista filosofico, il cibo biologico è un’ottima iniziativa, ma i volumi di produzione non possono essere sufficienti a coprire il fabbisogno nazionale. Se si prendono in considerazione le mense, è del tutto evidente che la reperibilità della materia prima non può essere sempre così ampia da fronteggiare la richiesta, soprattutto in presenza di rigidi schemi settimanali per il menu, dove una mela non può essere sostituita con una pera o con un’arancia”.

Angem che si è sempre battuta per cambiare le condizioni delle gare d’appalto, sostenendo la validità del ricorso al criterio economicamente più vantaggioso, intravede solo in questa modalità l’unica strada per lasciare aperta la porta del biologico nelle mense: “questo tipo di gara si basa sui coefficienti da assegnare anche ai cibi. L’aumento dichiarato dalla Biobank del 6% nel numero dei pasti serviti nelle mense scolastiche è dovuto solo alla scelta vincolante da parte del committente che però non è sostenibile dalle aziende se non verranno organizzate le gare in base all’offerta economicamente più vantaggiosa. E un prodotto biologico è sicuramente più costoso di uno non biologico anche per la sua minor reperibilità”.


La curiosità - Scuola: apre la prima mensa “country” in un agrinido. Lo comunica la Coldiretti

Con il nuovo anno scolastico si inaugura l’agrinido, con la prima mensa con menu “country”, dove ai bambini con meno di tre anni verrà offerto un menu’ bilanciato ”a km 0” ossia un menù specifico per i piccoli ospiti del nido che rispetti in pieno i principi legati alla stagionalità, al territorio e alle tipicità locali. L’iniziativa è della Fattoria Casa Mia di Pescantina (Verona) che rappresenta una punta avanzata di un fenomeno in rapida evoluzione con il moltiplicarsi di aziende agricole innovative trasformate in luoghi di ospitalità per i più piccoli, grazie all’aumento di genitori che scelgono di far vivere ai loro bambini un’esperienza emozionale del tutto nuova, a contatto con la natura, in un ambiente a loro più congeniale.

La prima mensa country per bambini “under tre” offre un vero menù a prova di influenza utile per rinforzare le difese immunitarie e garantire l’apporto di proteine e carboidrati necessari al primo triennio di vita. Ovviamente i prodotti vengono reperiti direttamente in azienda o nei campi limitrofi ed è tutto estremamente naturale. Si parte dal bicchiere di latte quotidiano bevuto con due cucchiai di miele per il contributo di calcio e per le proprietà antiossidanti, alla spremuta di arancia e il piatto di insalata che l’orto di stagione offre entrambi utili come anti-infiammatori. Come condimento si utilizza solo l’olio d’oliva extravergine e le essenze aromatiche (salvia, rosmarino, aglio, cipolla). Le verdure poi si consumano tutto l’anno, soprattutto broccoli, cavoli e verze che sono ricche di proprietà antimicrobiche. Per merenda poi non può mancare uva nera, o frutti rossi come ribes e mirtilli per rinforzare vista e sviluppare anticorpi.

In questa struttura all’avanguardia - sottolinea la Coldiretti - anche i genitori sono invitati a partecipare a vari corsi di formazione per l’uso quotidiano delle produzioni enogastronomiche regionali e soprattutto sono coinvolti nella preparazione di ricette casalinghe che protraggono l’effetto della mensa dell’agrinido. Inoltre, per sostenere l’attenzione alla stagionalità la scuola organizza ogni mese un concorso per bambini chiamato “prodotto promosso” per sviluppare le conoscenze in campo agricolo già in tenera età.

Un’altra significativa esperienza di agriasilo è quella de La Piemontesina di Chivasso a pochi chilometri da Torino dove oltre al gioco risulta di fondamentale importanza insegnare ai bambini l’alto valore del buon cibo naturale e far comprendere ai genitori che, proprio come dicono i titolari di questo grazioso agriasilo, non c’è niente di più bello dell’immagine di un bambino che strilla di gioia per aver trovato un uovo nel nido delle galline e sapere che quell’uovo potrà essere trasformarlo in torte, biscotti, frittate e soprattutto nell’imparare che non tutti i giorni si trova l’uovo nel nido.

Questo tipo di strutture - precisa la Coldiretti - segue tutte le norme che regolano gli asili “normali”, comprese le autorizzazioni di Asl e Comune solo che la maggior parte delle attività si svolgono all’aperto, nell’orto e nel grande giardino dove si incontrano galline e caprette, oltre che nei frutteti e nei campi dove, attraverso il gioco ai bambini si insegna a seminare, a curare le piante, a raccogliere i frutti e a conoscere i prodotti. Ma non mancano strutture adeguate all’interno come aree gioco, un locale per il sonnellino pomeridiano e servizi igienici adatti.

I baby ospiti degli agriasilo - precisa la Coldiretti - hanno quindi un’opportunità in più, oltre a consumare cibi freschi e genuini possono crescere a contatto con la natura osservando le stagioni, i colori, i profumi e svolgendo attività manuali, utilizzando esclusivamente prodotti naturali. Un percorso formativo che - conclude la Coldiretti - concorre a far crescere i piccoli ospiti con maggiore senso di responsabilità verso gli esseri viventi e la natura, facendoli divenire in futuro cittadini responsabili verso se stessi e verso gli altri.

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