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Vino: WineNews; da Cina a Russia,identikit nuovi consumatori ... I cinesi adorano le griffe e inseguono l’idea di status symbol e lusso. I brasiliani amano sperimentare, mentre i russi sono disposti a spendere grosse cifre. È questo l’identikit, stilato da WineNews, dei nuovi e più promettenti consumatori mondiali di vino, cui sarà dedicato un focus al Vinitaly (7-aprile Verona). Nel 2012 sono stati consumati 245,2 milioni di ettolitri, con una crescita del 5% negli Usa (29 mln ettolitri) e del 9% in Cina. I nuovi bevitori sono ancora piuttosto “parchi” rispetto agli europei (37 litri pro capite in Italia contro 1 litro in Cina e 10 in Russia), ma la tendenza fuori dal continente è a crescere, soprattutto nelle grandi città. Cogliere questo potenziale, avverte Vinitaly, non è semplice. Occorre anzitutto conoscere e capire cosa cercano i nuovi consumatori. I cinesi, in larga parte, sono neofiti nel settore e cercano prodotti icona, soprattutto grandi griffe francesi. Qui, avvertono gli esperti, serve un sistema Italia che aiuti i produttori a farsi conoscere. Diverso il caso della Russia: i consumatori apprezzano le etichette italiane, conoscono sempre più le nostre denominazioni e i nostri terroir, sono disposti a spendere, ma non a farsi ingannare. In Brasile l’interesse sta crescendo lentamente, ma con costanza: qui il vino italiano, soprattutto toscano, gode di un’immagine privilegiata - siamo il quarto esportatore - ma sconta il pesante sistema di dazi. Infine l’India: anche qui il vino si beve soprattutto nei ristoranti e negli hotel di lusso, ma, grazie alla lunga tradizione coloniale, le abitudini occidentali sono molto più diffuse ed accettate.

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