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“Artbags in Venice” è la mostra dell’artista Luciano Bobba a Venissa, la Tenuta nella Venezia nativa recuperata da Bisol, per la Biennale di Architettura (dal 27 settembre): una carrellata della folla di spettatori dell’Esposizione d’arte di Venezia

Bisol
L’uva d’oro di Venissa, sull’Isola di Mazzorbo, a Venezia

Nel cuore della Venezia nativa, passato e presente si fondono nell’antica Tenuta, “gioiello” di natura e crocevia di culture, tornata agli antichi splendori grazie a Bisol, la storica famiglia di viticoltori in Valdobbiane, sull’Isola di Mazzorbo Burano, che ospita una mostra dedicata ad uno degli eventi più importanti e prestigiosi di scena a Venezia: “Artbags in Venice” è il progetto espositivo dell’artista Luciano Bobba che sarà presentato a Venissa nel vernissage del 26 settembre (e che poi ospiterà la mostra dal 27 settembre al 26 ottobre; www.venissa.it), e che nasce dall’osservazione degli spettatori all’Esposizione Internazionale d’arte contemporanea di Venezia 2013 n. 55, una folla eterogenea che sfoggia come distintivo comune una varietà coloratissima di shopping bags.
Come scrive nel testo critico Michele Bonuomo, direttore del mensile Arte, “prese singolarmente, le immagini di Bobba potrebbero apparire casuali, scattate d’istinto. Ricomposte tutte insieme, come in un puzzle, risulta invece ben evidente che sono state cercate dopo una lunga attesa, al fine di produrre una sequenza narrativa che non si esaurisce nel registrare segni e parole che rimandano unicamente a quel determinato accadimento”. Il progetto segue la linea della contemporaneità e i suoi mezzi espressivi più avanzati. L’artista infatti ha realizzato tutte le sue opere con iPhone, una costante dei suoi lavori più attuali, un pennello fotografico che dipinge in tempo reale, con un reportage artistico, la realtà di una delle grandi manifestazioni dedicate alla creatività universale. L’esposizione presenta un’installazione di 28 Artbags (stampa fine art giclée su tela), un nucleo di opere di grande formato create dall’artista (www.lucianobobba.com).
Immersa nella Venezia Nativa, con le isole di Burano e Torcello che rappresentano la Prima Venezia, la Tenuta Venissa è il luogo perfetto per ospitare questo lavoro artistico: il silenzio e il fascino che la avvolgono permettono di respirare la storia e gli scambi culturali che si sono susseguiti in queste isole nei secoli scorsi e, allo stesso tempo, la possibilità di passeggiare all’interno dell’antica vigna murata consente di percorrere eccellenze enogastronomiche perse nei secoli ed oggi valorizzate nel ristorante stellato della Tenuta. Nella vigna murata la famiglia Bisol ha recuperato la Dorona, storico vitigno autoctono veneziano, coltivato all’epoca dei Dogi e perso nei secoli. Da un ettaro di vigneto sono nate 3.911 preziose bottiglie (da 0,50 l, vendemmia 2011): un vino unico e raro che omaggia le tre tradizioni di Venezia, il vino, l’oro ed il vetro. Nell’ideazione di Giovanni Moretti l’etichetta è stata sostituita da una preziosa foglia d’oro zecchino battuta a mano dall’attuale discendente dell’antica famiglia Berta Battiloro e fusa nella bottiglia all’interno dei forni della vetreria Carlo Moretti a Murano.

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