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AUMENTARE LA DIMENSIONE DELLE IMPRESE, CREDITO D’IMPOSTA PER INNOVAZIONE, FORMAZIONE E PROMOZIONE: ECCO LE PROPOSTE DI CONFAGRICOLTURA. “OCCORRE PERÒ EVITARE LE RICADUTE DEI DISSESTI DELLA FINANZA SULL’ECONOMIA REALE DEL COMPARTO”

Per contribuire in maniera forte all’evoluzione del sistema economico in questa fase di pesante crisi, l’agricoltura italiana ha bisogno di misure mirate al rafforzamento della dimensione delle imprese e di strumenti semplici, come il credito d’imposta, per l’incremento degli investimenti in innovazione, know how e promozione, per aiutare le aziende ad essere sempre più competitive sui mercati mondiali. E’ la rotta tracciata da Confagricoltura, la più importante organizzazione delle imprese agricole italiane, nel “Forum Futuro Fertile” di Taormina (26/28 marzo).
Due obiettivi da perseguire con decisione, anche con l’intervento delle Istituzioni, evitando prima però che i dissesti del sistema finanziario si ripercuotano sull’economia reale del comparto agricolo.
In questo senso, prima di pensare a nuovi incentivi per il rilancio del settore, è necessario ricomporre il quadro delle agevolazioni nazionali messo in pericolo dall’ultima manovra economica. Per esempio, se da un lato è stata essenziale la stabilizzazione del trattamento speciale dell’Irap, è altrettanto necessario confermare le agevolazioni per la previdenza nelle aree montane e svantaggiate (la cui mancata proroga costerebbe alle imprese tra i 250 ed i 300 milioni di euro per anno), nonché le risorse a favore degli strumenti per le assicurazioni agevolate.
Anche perché, considerata la scarsa elasticità della domanda di prodotti alimentari, è difficile intervenire con incentivi diretti al consumo, come il Governo ha fatto in altri comparti manifatturieri come auto, elettrodomestici e mobili.
Tra le prime questioni da affrontare, secondo Confagricoltura, c’è quella dell’incremento della Superficie Agricola Utilizzata (Sau). Tra il 2000 e il 2007 la Superficie Agricola Utilizzata a livello nazionale è scesa complessivamente del 2,4%, con la perdita di oltre 300 mila ettari.
Altro aspetto fondamentale sul quale intervenire è quello dell’investimento in innovazione, tecnologia e know how, sia nella produzione, che nei sistemi di gestione, per migliorare la competitività delle imprese. Se infatti da un lato la spesa complessiva per gli investimenti in agricoltura dell’Italia è la più alta d’Europa, con 11.213 milioni di euro, la media di spesa per azienda, ferma a 6.487 euro, è nettamente inferiore a molti Paesi dell’Unione europea.
E si deve tener conto anche del basso tasso di ricambio generazionale dei dirigenti delle imprese agricole italiane, ossia il rapporto tra conduttori con meno di 35 anni e oltre i 65, pari appena all’8% (la Germania è al 125%, la media Ue a 27 è del 22%, e di quello di dirigenti con formazione agraria completa, pari appena al 3% (contro il 46% della Germania e alla media Ue del 9%), che rappresentano un forte vincolo alla competitività.
Da questo punto di vista, sarebbe opportuno, secondo Confagricoltura, incentivare le imprese con un credito d’imposta per le somme investite. Per l’introduzione di innovazione sia nei processi produttivi, che nelle fasi di commercializzazione; per la formazione specialistica di alto livello; per l’espansione sui mercati esteri, in termini di promozione dei propri prodotti (rimuovendo quindi i vincoli attuali del credito d’imposta per l’agroalimentare attualmente previsto) e di business scouting per la realizzazione di nuovi investimenti diretti all’estero.
E per rendere più efficace lo strumento del credito d’imposta, secondo Confagricoltura, l’intervento andrebbe limitato e concentrato sulle sole “aziende imprese”, quelle cioè con almeno 10-000 euro di reddito lordo aziendale annuo.

Focus - I livelli di investimenti dell’agricoltura italiana
Paesi - Totale investimenti - Investimenti per azienda (milioni di euro)
Italia 11.213 - 6.487
Francia 9.627 - 16.975
Germania 6.198 - 15.897
Regno Unito 3.383 - 11.797
Spagna 3.376 - 3.128
Paesi Bassi 2.893 - 3.558
Grecia 1.906 - 2.287
Danimarca 1.370 - 26.512

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