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TRA SALUTE, QUALITÀ E AMBIENTE

Bio-boom: mercato italiano a 5,6 miliardi tra vendite interne ed export. Grazie a tanta innovazione

Sana di Bologna: crescono consumi e superfici coltivate. Dal food alla cosmesi, passando per la cura della casa: numeri e tendenze
DATI BIO, SANA, Non Solo Vino
Anche i tessuti sono bio

Non più solo cibo: il settore del biologico, che cresce sempre di più in valori e diffusione, ormai tocca tanti aspetti della vita quotidiana degli italiani. E così sugli scaffali dei negozi specializzati, ma anche della gdo, che sul bio punta sempre di più, sono sempre più presenti anche cosmetici, saponi, detergenti per la casa, tessuti biologici e persino utensili da cucina, con una innovazione di prodotto che funziona, al punto che il mercato complessivo del bio, in Italia, a luglio 2018 ha già raggiunto i 3,5 miliardi di euro (+8% sul 2017), che arrivano a 5,6 con le esportazioni (che in 10 anni sono cresciute del 534%). Sono solo alcuni dei dati della ricerca di Nomisma, per BolognaFiere, Federbio e Assobio, di scena al Sana, il Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, all’edizione n. 30, che si chiude oggi a Bologna.
A trainare i consumi di bio, è soprattutto il suo consumatore tipo: donna (79%), tra i 35 ed i 45 anni, con una incidenza del biologico sul proprio carrello alimentare tra il 40% e l’80%. Ma il bio ormai finisce, almeno saltuariamente, sulla tavola degli italiani, visto che l’81% delle famiglie del Belpaese, nel 2018, ha acquistato un prodotto biologico almeno una volta (sul 53% del 2012), ed il 42% lo fa almeno una volta a settimana, con il peso del biologico sul settore alimentare che, sebbene ancora minoritario, è passato al 3,7% del totale, sullo 0,7% del 2000.
Anche perché i prodotti bio incarnano alcuni dei valori che più stanno a cuore ai consumatori in questa fase storica, tanto che la prima motivazione di acquisto è l’aspetto salutare attribuito al biologico (52%), seguito dal fatto che secondo molti offre maggiore sicurezza e qualità rispetto ai prodotti convenzionali (47%), e la questione ambientale, con chi acquista biologico che ritiene che la coltivazione e la produzione di cibo con questo metodo inquini di meno (26%).
Intanto, come detto, se il bio qualche anno fa era regno quasi esclusivo dei negozi specializzati (che sono oltre 1.400 in Italia), ora le cose sono cambiate, e la gdo, anche in questo senso, domina, tanto il 45% del fatturato in Italia viene realizzato proprio nella grande distribuzione, il 24% nei negozi specializzati, il 12% attraverso il food service (mense, ristorazione collettiva e così via), e il 19% attraverso altri canali. Tra le categorie di prodotto più acquistate spiccano frutta e verdura (scelte dal 61% dei consumatori), seguite da latte e derivati (57%) e uova (53%).
Ma come detto il bio non è solo food, e in particolare, l’81% dei negozi specializzati espone prodotti naturali e certificati biologici per l’igiene della persona, il 76% offre cosmetici e prodotti erboristici (63%), e anche i prodotti per la cura della casa sono molto ricercati, trovando spazio nel 73% dei negozi.
Un tendenza, quella del biologico, che sta modificando pian piano anche la struttura dell’agricoltura italiana: secondo i dati del Sinab, il Sistema d’Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica, nel 2017 le superfici coltivate in Italia hanno superato 1,9 milioni di ettari, con una crescita del 6,3% sul 2016. In termini assoluti, nell'ultimo anno, sono stati coltivati con metodo biologico oltre 110 mila ettari in più. Ottimi i dati in arrivo dalla Sicilia (427.294 ettari), dalla Puglia (252.341 ettari) e dalla Calabria (202.119 ettari), che insieme detengono il 46% delle superfici coltivate a biologico. L’Emilia-Romagna si posiziona tra le prime cinque Regioni con 134.509 ettari totali, mentre la Lombardia è la Regione che cresce di più (+21,4%): dati che indicano come la produzione vegetale biologica interessi sempre di più l’intero territorio nazionale. A fine 2017 il biologico è arrivato a interessare il 15,4 % della Sau (Superfice Agricola Utilizzata) italiana, in crescita di un punto percentuale rispetto al 2016. Le aziende inserite nel sistema di certificazione per l’agricoltura biologica sono quasi 76.000, con un incremento del 5,2%.
Ma a fare la differenza è, soprattutto l’innovazione di prodotto, con oltre 950 novità presentate al Sana, dove sono stati consegnati anche i Sana Novità Award, andati allo Zenzero disidratato senza zuccheri aggiunti e aromatizzato con misto bosco dell’Azienda Agricola Ama Te Stesso nella categoria “Alimentazione Biologica”, al trattamento corpo a base di sale marino e piante della macchia mediterranea Fior di Salini de L’Erbolario nella categoria “Cura del corpo naturale e bio”, e al Mercur Dyn di Agri Bio Piemonte nella categoria “Green lifestyle”, un “dinamizzatore mercuriale a pedali, che porta i messaggi delle forme cosmiche nella Terra, che fa sposare le forme celesti e le sostanze terrestri grazie a un movimento semplice e gestito da due pedali che attraverso la visione della formazione del vortice completo e profondo invertono con un semplice meccanismo il senso di rotazione. È possibile dinamizzare da 20 a 250 litri di acqua”.
Solo alcuni esempi, tra pentole e vaporiere realizzate con materiali sostenibili e a tutela della salute, “calzini del benessere” realizzati con materiali anti-batterici e anti-irritanti alle calzature cruelty-free in sughero, dai cuscini progettati per trasformare in ergonomica ogni sedia disponibile, passando per l’inalatore tascabile di aromi naturali e per il manuale dedicato a uno stile di meditazione alla portata di tutti. In campo alimentare si fanno notare le proposte vegane come il ragù vegetale di soia e seitan o i tortellini in versione rigorosamente veg, la polpa del frutto di Baobab e il succo da carote viola, il pesto di ceci bianchi o di piselli bio, gli snack a base di semi di canapa e di zucca. Le gallette di riso si rinnovano grazie all’aggiunta della preziosa alga wakame e i chewingum diventano “eco-lover” con la gomma 100% naturale al gusto frutti di bosco e xilitolo. Le proposte sul fronte del benenessere, invecce, spaziano dallo shampoo-balsamo senza schiuma con olio di mandorle dolci, agrumi e fiordaliso, al risciacquo acido al geranio rosa. Tra le novità 2018 anche l’eye-liner a base di salvia e olio di argan, l’elisir rigenerante per le palpebre con elicrisio, acido ialuronico e vite rossa, e le basi universali eco-bio per un make-up 100% naturale.

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