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CANTINE APERTE 2009: LA PIOGGIA NON SCORAGGIA I “CONSAPEVOLI” TURISTI DEL VINO. L’ACCOGLIENZA DEL MOVIMENTO VERSO LA CERTIFICAZIONE. LA SENSIBILITÀ DELL’ENOTURISMO VERSO L’ABRUZZO ...

Con un week end in campagna, all’insegna di gustosi abbinamenti enogastronomici e di una ospitalità rilassata e familiare, anche quest’anno tantissimi gli eno-turisti per “Cantine Aperte”. Malgrado la pioggia davvero inclemente su tutta Italia (che ha fatto annullare la maggior parte degli eventi all’aperto nelle aziende vinicole), “Cantine Aperte” si è confermata ancora una volta una giornata di festa a cui pochi rinunciano. I turisti hanno, comunque, partecipato alle degustazioni guidate dagli enologi, dimostrando che la sete di conoscere il vino in maniera più approfondita è in aumento. Target giovane di enoturisti consapevoli (25-35 anni), con una netta e attenta presenza femminile; molti anche coloro che hanno soggiornato nelle cantine dotate di servizi di ospitalità agrituristica, unendo il piacere della scoperta del vino e quello del territorio in cui nasce.
Ed è proprio per questo che in tutta Italia tantissime cantine (delle mille “aperte”) hanno prolungato la festa enoturistica ad oggi ed anche a domani 2 giugno.
“I turisti del vino non arrivano in cantina per caso, ma anzi organizzano - ha spiegato la presidente del Movimento Turismo del Vino, Chiara Lungarotti - la visita nei minimi dettagli, essendo realmente interessati alla cultura del vino”.
La qualità dell’accoglienza che contraddistingue le cantine del Movimento del Turismo del Vino è stata particolarmente curata non solo dalle 76 cantine del centro Italia già certificate per l’Accoglienza coi fiocchi, ma da tutte le 905 aziende di “Cantine Aperte”, in via di certificazione entro il 2010.

Focus - La sensibilità dell’enoturismo verso l’Abruzzo …
“Cantine Aperte” in Abruzzo, dove le 39 cantine hanno registrato 40.000 presenze è stato un importante successo: un boom inaspettato che dimostrerebbe non solo la vitalità della regione, che è riuscita a fare sistema, con il coinvolgimento di ristoratori, albergatori, produttori di prodotti tipici locali ed operatori del settore turistico, ma anche la volontà del pubblico che ha deciso comunque di scegliere le cantine abruzzesi per contribuire alla ricostruzione dell’area terremotata.

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