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COMMERCIO AL DETTAGLIO: VENDITE RADDOPPIATE NEL PRIMO FARMERS MARKET

“In controtendenza con l’andamento generale del commercio al dettaglio alimentare il primo farmers market permanente gestito direttamente dagli imprenditori agricoli ha raddoppiato le vendite giornaliere a distanza di poco piu’ di un mese dalla sua apertura”: lo afferma la Coldiretti in occasione del record negativo registrato dall’ Istat ad aprile per il commercio al dettaglio anche alimentare.

Si tratta - sottolinea la Coldiretti - di un bilancio incoraggiante che conferma il trend positivo registrato per le vendite dirette dal produttore agricolo al consumatore per le quali si stima possa proseguire nel 2005 l’aumento del 10% fatto segnare lo scorso anno. Una opportunità per i consumatori che - precisa la Coldiretti - possono garantirsi acquisti genuini ed evitare la nota "moltiplicazione" dei prezzi dal campo alla tavola, ma anche di una occasione per le imprese agricole che possono vendere senza costose intermediazioni.

Il primo farmers market italiano si caratterizza per il fatto che - spiega la Coldiretti - ha sede permanente nel centro di Taranto dove vengono offerti esclusivamente alimenti locali, che seguono i cicli delle produzioni, a prezzi molto convenienti per i consumatori che possono conoscere e acquistare direttamente dai circa trenta imprenditori agricoli che si alterneranno a seconda delle stagioni ai banchi di vendita modificando l’offerta sulla base dei cicli naturali.

L’andamento positivo di questa esperienza trova d’altra parte riscontro nel fatto che secondo una recente indagine di Agri 2000 divulgata dalla Coldiretti nel 2004 quasi tre italiani su quattro (71%) hanno fatto acquisti direttamente dagli agricoltori con un risparmio atteso dal 20 al 30%, ferme restando le superiori garanzie di freschezza e genuinità che un prodotto appena raccolto può garantire.

E pur di non rinunciare alla spesa in campagna - continua la Coldiretti - la maggioranza dei consumatori (54,5%) si è detta addirittura disponibile a partecipare a gruppi di acquisto collettivi per avvantaggiarsi di ulteriori risparmi con l'acquisto di quantità elevate e minori costi di trasporto. Tuttavia - conclude la Coldiretti - la difficoltà di raggiungere le aziende - è indicata in più della metà dei casi (53%) quale principale ostacolo all'acquisto.

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