02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

CON L’OCM VINO “RISCHIO PARALISI PER IL SETTORE VITIVINICOLO ITALIANO”. L’ALLARME DI ASSOENOLOGI CHE, DAL 30 MAGGIO AL 2 GIUGNO, SI RIUNISCE A CONGRESSO (COLLI DEL TRONTO - ASCOLI PICENO) PER PARLARE DEL FUTURO DEL VINO ITALIANO

Se il 19 giugno l’Unione Europea voterà così come sono i regolamenti sull’etichettatura e le pratiche enologiche della nuova Ocm vino, che entrerà completamente in vigore dal 1 agosto 2009, si “rischia di bloccare il settore vitivinicolo italiano”. È l’infausta previsione di Assoenologi, l’associazione nazionale dei tecnici del settore vitivinicolo. A discutere del delicato passaggio normativo, dal 30 maggio al 2 giugno, a Colli del Tronto (Ascoli Piceno), ci saranno 600 tecnici del settore, nel Congresso Assoenologi, che raggruppa il 95% dei 4.100 enologi enotecnici italiani. Tra i temi in discussione anche il possibile abbattimento del tasso alcolemico in Italia per i guidatori, e in cambiamenti in atto nel fare impresa nel settore vitivinicolo. Sulla Ocm “il cammino per l’approvazione del testo sulle pratiche enologiche - osserva il direttore generale, Giuseppe Martelli - non appare scevro da problemi. Un esempio: il taglio tra vino bianco e rosso per ottenere il rosato. Per non parlare della controversia sulla dealcolizzazione. In questi mesi abbiamo assistito a continue modifiche dei testi europei, tanto che siamo giunti alla versione numero 11”, continua Martelli, che è anche presidente del Comitato nazionale vini del ministero dell’Agricoltura “preoccupato anche dal fatto che poco è stato deciso sul fronte dei controlli delle Dop che dal 1 agosto 2009, devono essere a norma. Se questo non avverrà - conclude Martelli - il rischio della paralisi esiste”.
“Il vino di qualità italiano rappresenta una perfetta sintesi della storia, delle tradizioni e della cultura del nostro Paese - ha commentato il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia - e, se ben supportato, può fungere da traino per tutto il made in Italy agroalimentare. La passione e l’attenzione nei confronti della qualità dei nostri viticoltori, l’intraprendenza dell’imprenditorialità di settore e un’attenta politica di marketing e di promozione consentiranno al vino italiano di consolidare la propria presenza sui mercati tradizionali e di conquistare nuovi, promettenti spazi nei mercati emergenti. Il Convegno organizzato da Assoenologi che si apre domani nelle Marche sarà un’ottima occasione per riflettere su questi temi e per delineare gli scenari presenti e futuri del settore vitivinicolo italiano”.
Secondo una nota del Ministero, tante le personalità del mondo del vino che parteciperanno all’assemblea nei diversi giorni: dal Giuseppe Martelli (Direttore generale Assoenologi) a Ersilia Moliterno (delegato Unione Europea), da Federico Castellucci (direttore Organizzazione internazionale della vite e del vino a Sergio Marini (presidente di Coldiretti), da Massimo Mamberti (direttore dell’Ice) a Giuseppe Nezzo (Capo Dipartimento delle Politiche di Sviluppo economico e rurale del Mipaaf), da Paolo Bruni (presidente di Fedagri-Confcooperative) a Lamberto Vallarino Gancia (presidente Federvini), dal professor Cesare Intrieri (ordinario di viticoltura all’Università di Bologna) a Gianni Zonin. Ed ancora Andrea Sartori (presidente Unione Italiana Vini) Marco Saladini (direttore Ufficio Ice Ho Chi Minh City) e Francesco Alfonsi (direttore Ufficio Ice Dubai).
Info: www.assoenologi.it

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli