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CON VERONAFIERE L’“ARTE BIANCA” MADE IN ITALY ARRIVA IN BRASILE: DAL 15 AL 18 GIUGNO, LE AZIENDE DEL PANE, DELLA PASTA E DELLA PIZZA DEBUTTANO NEL PAESE LATINO-AMERICANO

Dal pane alla pasta, fino alla pizza, ma anche l’olio biologico e gli strumenti utili per la cosiddetta “arte bianca” dell’agroalimentare made in Italy, sono in viaggio dall’Italia al Brasile: dal 15 al 18 giugno, le aziende italiane dei prodotti a marchio Siab-International Techno-Bake Exhibition, il Salone internazionale dell’arte bianca, arrivano a San Paolo, in occasione dell’edizione n. 25 di “Fispal Food Service”, la rassegna leader e l’unica manifestazione dell’America Latina che riunisce tutti i settori delle tecnologie alimentari, giunta quest’anno alla 25ª edizione, grazie alla partnership con Veronafiere (info: www.siabweb.com).
Siab inaugura così con la tappa in Brasile un vero e proprio tour internazionale per proiettare le imprese del settore su uno scenario qualificato e sempre più diretto con i principali Paesi interessati alle tecnologie e agli ingredienti per pane, pasta e pizza, fino all’appuntamento dal 22 al 26 maggio 2010 in programma a Verona.
Le aspettative delle aziende espositrici italiane, in missione a San Paolo grazie a Veronafiere, sono legate alle forti potenzialità di crescita di un Paese come il Brasile: solo guardando il segmento della pasta, il principale Paese latinoamericano - con 1,5 milioni di tonnellate prodotte nel 2007 (fonte: Unipi - Unione industriali pastai italiani) - risulta essere il terzo produttore al mondo, dopo Italia (3,23 milioni di tonnellate) e Stati Uniti (2 milioni di tonnellate), e dove si registra una crescita anche per i consumi, che nel 2007 hanno raggiunto i 6,7 chilogrammi pro capite (contro i 27 chilogrammi consumati dagli italiani).
Un forte interesse comune ad esplorare un mercato per lo più sconosciuto direttamente o in maniera strutturata, unisce le diverse aziende italiane in missione all’Expo Center Norte di San Paolo, uno dei centri fieristici mondiali più all’avanguardia, dove si svolgerà la collettiva di Siab Brasile. “Il Brasile non è un grande importatore di farine - sottolinea Riccardo Agugiaro, export manager della Agugiaro e Figna di Collecchio (Parma) - ma proprio per questo può essere un bacino di notevole interesse per noi”.
Chi ha avuto qualche contatto in passato con il Sud America e conta sul marchio di Siab per trovare distributori in Brasile, è Marco D’Annibale, direttore commerciale della Gimetal di Prato, azienda produttrice di attrezzature per pizza: “Siamo già molto presenti nell’America del Nord, ora puntiamo a penetrare commercialmente anche in Brasile, perché è un mercato in forte fermento”.
Massimo Valoriani (Valoriani srl di Reggello, Firenze, che produce forni refrattari per la pizza, sottolinea come “In passato abbiamo esportato in Brasile ed è senza dubbio un mercato dalle forti potenzialità, ma vorremmo strutturarci in maniera continuativa, grazie al marchio Siab e a Veronafiere, che sono una garanzia e un passepartout per questi nuovi mercati”.
“Vorremmo esportare anche in Brasile - spiega Maio De Leo, amministratore unico della Biological Products di Lucito (Campobasso), azienda che produce olio biologico, trasformando ogni anno 5 mila tonnellate di olive ogni anno, per la prima volta in Brasile - e Siab è sicuramente uno strumento importante per individuare importatori seri e che conoscono la legislazione. Le recenti norme sull’antiterrorismo hanno reso più difficile l’export di olio”.

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