Un’alleanza agroindustriale tra le imprese agricole e il sistema industriale per assicurare più competitività all’agroalimentare italiano e sostenerlo nelle difficoltà congiunturali economiche, difendendolo meglio anche da quegli attacchi al Made in Italy che giungono dal fronte europeo e internazionale. È la proposta che Confagricoltura ha avanzato, tramite il presidente Massimiliano Giansanti, nell’assemblea generale dell’organizzazione datoriale agricola ieri ed oggi a Roma. Il presidenete Giansanti ha teso la mano al presidente Confindustria, Carlo Bonomi - intervenuto all’assemblea assieme a molti rappresentanti di spicco del Governo italiano, come i Ministri Lollobrigida (Agricoltura), Urso (Made in Italy), Tajani (Esteri) e Salvini (Infrastrutture) - ricevendo una dichiarata disponibilità ad un’alleanza che potrebbe rivelarsi davvero strategica e importante per le sorti dell’agroalimentare italiano. “Il mondo è cambiato - ha osservato Bonomi - tutti i mondi produttivi sono collegati, e sicuramente c’è necessità di avere un altro approccio, multidisciplinare e multirappresentativo del mondo associativo, rispetto ai temi del Paese”.
Il presidente Confagricoltura ha spiegato, a WineNews, il senso di questa alleanza e le prospettive che può aprire al mondo agricolo nazionale: “ci proponiamo di costruire un nuovo modello agroindustriale - ha detto Giansanti - che a monte e a valle dell’impresa agricola possa creare le giuste condizioni per far sì che il sistema sia sempre più performante ed autorevole, anche di fronte alle proposte che faremo congiuntamente alle istituzioni ed europee. È evidente - ha aggiunto Giansanti - che il sistema agroindustriale, soprattutto in Europa, è sotto attacco, dai temi legati al mondo del vino ai temi dell’imballaggio, dobbiamo quindi reagire in maniera compatta; questo è il momento dell’unione e della forza e il rafforzamento delle relazioni fra sistemi associativi non può che far bene a una maggiore capacità italiana di rispondere in maniera forte e decisa ai modelli di cambiamento immotivati che vengono proposti da Bruxelles, e presentarsi con proposte alternative forti, credibili e soprattutto condivise”.
Un risposta di unità sistemica forte e determinata è senz’altro tanto più necessaria, ha sottolineato Giansanti, in un momento di forte difficoltà per l’agroalimentare italiano e con prospettive ancora più fosche per il prossimo anno, “perciò - ha osservato davanti ai rappresentati del Governo - se non torniamo a investire sui modelli agroalimentari del Paese, l’Italia avrà difficoltà, le famiglie andranno in difficoltà”.
Un elemento importante da rafforzare secondo Giansanti, nell’ottica di una maggiore competitività dell’agroalimentare italiano, sono i collegamenti infrastrutturali e le piattaforme logistiche, seguendo l’esempio dell’Australia che “con una strategia costruita a tavolino esporta velocemente tutti i suoi prodotti in ogni parte del mondo”. Un’analoga strategia serve anche all’Italia, secondo Giansanti, che indirizza le istituzioni a raccordarsi “anche all’interno del Pnrr, con progetti del ministero delle politiche agricole che parlino direttamente con il ministero dei trasporti e con gli amministratori comunali. Così si può cambiare velocemente la capacità competitiva del nostro sistema agroindustriale”.
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha riconosciuto dal palco di Confagricoltura l’importanza della logistica per il comparto agricolo, “per il settore è importante far arrivare i prodotti velocemente e a basso costo. Siamo aperti al dialogo con voi su questi temi, ci incontreremo a breve anche con voi nei miei uffici per parlarne”. E, intanto, Salvini ha rimarcato anche l’importanza del nuovo Codice degli appalti che sta per essere licenziato in Consiglio dei Ministri, osservando come “riguardi anche gli imprenditori agricoli, portando molti vantaggi: è snello, moderno, veloce, efficiente, caratteristiche utili anche per arginare la corruzione. Abbiamo ridotto i tempi della burocrazia, e voi imprenditori agricoli perderete meno tempo per allargare un capannone o investire su nuovi mezzi”.
L’assemblea degli imprenditori agricoli ha poi riservato un applauso alle parole del Ministro Salvini, come a quelle del Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida che ha annunciato la definizione, entro l’anno, di quel registro sui crediti di carbonio che può dare anche riconoscimenti economici alle aziende virtuose sotto il profilo ambientale. “Posso garantire il nostro massimo impegno sul piano nazionale per andare incontro alle tematiche poste dall’Assemblea Confagricoltura - ha detto il Ministro dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare Lollobrigida - e, per il registro per la CO2, una importante risorsa, tendenzialmente riusciremo a farlo quest’anno, anche per valorizzare ulteriormente le imprese agricole. Sono d’accordo anche sulla revisione della Pac e fare una strategia nazionale per diventare più competitivi fuori dei nostri confini”. L’annuncio dell’arrivo in tempi brevi del Registro dei crediti di carbonio, è stato salutato positivamente da Confagricoltura che, tramite Silvia Piconcelli, responsabile del settore della forestazione e territorio dell’organizzazione agricola, ha osservato come questo strumento “sarà importante per i nostri imprenditori agricoli e forestali che già da tempo mettono in atto pratiche virtuose di assorbimento del carbonio. Inoltre, potrebbe portare anche un vantaggio pratico e remunerativo a questo lavoro positivo svolto dai nostri agricoltori per l’ambiente”.
A proposito di Politica Agricola Comune (Pac), la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, intervenuta in videocollegamento, ha osservato che garantirà l’aumento della produzione agricola di cui l’Europa ha bisogno e il Parlamento Europeo, da parte sua, garantirà ulteriori tutele per le indicazioni geografiche e regole condivisibili sull’uso dei fertilizzanti. Siccità, carenza di fertilizzanti e crisi energetica impongono un cambio di direzione verso uno sviluppo economico sostenibile. Lo ha detto con fermezza il Commissario Europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, per il quale le priorità sono tre: solidarietà tra i Paesi Ue, tutela del valore che l’agroalimentare italiano esprime e sostegno al percorso di transizione energetica delle sue imprese. Del ruolo dell’Unione Europea ha parlato, invece, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che vorrebbe dalla Commissione Ue un impegno deciso proprio sul fronte di una politica industriale e commerciale che coinvolga il settore primario.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024