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DAL 1 AGOSTO, I CONTROLLI SUI VINI DI QUALITÀ SARANNO ESEGUITI DA “VALORE ITALIA”. LA SOCIETÀ NASCE DALLA COMPARTECIPAZIONE DI FEDERDOC CHE, CON IL 51% DELLE AZIONI, DETIENE LA MAGGIORANZA E L’ENTE CERTIFICATORE CSQA (49%)

Italia
Controlli sul vino

Con la vicinissima entrata in vigore del Regolamento della Comunità Europea 479/08, ovvero la nuova Ocm vino, prevede l’obbligo di controlli sui vini Dop e Igp, dovranno essere effettuati da un ente pubblico o da un ente terzo autorizzato (articoli 47 e 48). In Italia, attualmente, il sistema dei controlli sulle Doc/Docg ai sensi del Decreto Ministeriale 29 maggio 2001 e del successivo del 29 marzo 2007, è per la massima parte effettuato dai Consorzi di tutela che, non avendo le caratteristiche di terzietà richieste dalla Nuova Ocm, dal 1 agosto 2009 non potranno più direttamente effettuare i controlli.

La strada che sembra abbia scelto definitivamente la stragrande maggioranza dell’Italia del vino è quella di affidarsi, per questa delicata attività, alla società “Valore Italia”, formata da poco più di un mese da Federdoc, la Confederazione nazionale dei Consorzi volontari per la tutela delle denominazioni di origine, che conta su 100 soci, a rappresentare oltre il 70% della produzione nazionale di Vqprd, e l’ente di certificazione italiano Csqa, accreditato a livello internazionale nei settori Agroalimentare, Pubblica Amministrazione e Territorio, Servizi pubblici e socio-sanitari, Turismo, Sport e Benessere, Servizi, Scuola e Formazione, Cultura.

La società è controllata da Federdoc, con il 51% dell’azioni; la Csqa ne controlla, invece, il 49%. L’amministratore delegato di “Valore Italia” sarà Ezio Pelissetti.

“Valore Italia” è già stato accreditato come ente terzo di controllo dal Ministero, e successivamente, a partire dal 1 gennaio 2010, dovrà sottostare all’accreditamento ai sensi del regolamento comunitario 765/2008.

Poiché molti Consorzi in questi anni, per effettuare l’attività di controllo, hanno fatto investimenti ed assunto personale, “Valore Italia” nasce con lo scopo di utilizzare tale personale (con formule che consentano di non collegare direttamente tali soggetti ai Consorzi stessi), per non disperdere il patrimonio professionale acquisito in questi anni.

Altra soluzione è stata adottata, invece, in Campania, che ha affidato i controlli all’Ismecert, e in Sicilia, che li ha affidati all’Istituto della Vite e del Vino.

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