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ATTUALITÀ

Dopo il record di export, la pasta italiana è pronta a conquistare anche lo Spazio

Sarà servita sulla tavola degli astronauti della Iss. Coldiretti: “esportazioni, superati per la prima volta quota 4 miliardi di euro nel 2023”
Coldiretti, DIETA MEDITERRANEA, MADE IN ITALY, PASTA, SPAZIO, Non Solo Vino
Spaghetti, uno dei formati di pasta più amati (ph: Freepik)

Amata in tutto il mondo, gustosa, proposta in tante variamenti e condimenti, punto fermo della Dieta mediterranea e, adesso, pronta ad esplorare anche nuove dimensioni. Parliamo della pasta italiana, pilastro del food del Belpaese e che conquista anche lo Spazio, dopo aver sbancato i mercati mondiali con il record delle esportazioni volando per la prima volta oltre quota 4 miliardi di euro nel 2023 (+5%). Numero, questo, frutto di una proiezione Coldiretti su dati Istat diffusa per la partenza della missione Ax 3 di Axiom Space che porterà uno dei simboli dell’Italia a tavola in orbita per essere servita sulla tavola degli astronauti della Iss (International Space Station, ndr) con il cosmonauta tricolore Walter Villadei.
Un altro traguardo che fa il giro del mondo, per una filiera che, sottolinea Coldiretti, dal campo alla tavola produce 3,6 milioni di tonnellate di pasta per un valore complessivo che sfiora i 7 miliardi di euro, con 200.000 aziende agricole italiane impegnate a fornire grano duro di altissima qualità “che però viene sottopagato con il rischio di abbandono delle coltivazioni ed effetti dirompenti economici, ambientali e sociali”.
L’Italia è anche il Paese con il più elevato consumo di pasta per un quantitativo di 23,1 chilogrammi a testa contro i 17 chili della Tunisia, seconda in questa speciale classifica seguita da Venezuela (12 kg), Grecia (11,4 kg), Cile (9,5 kg), Stati Uniti (8,8 kg), Argentina (8,6 kg) e Iran (8,5 kg)
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La missione nello spazio rappresenta un importante passo in avanti per sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio dell’Unesco dopo che anche l’olio extravergine di oliva potrebbe entrare stabilmente nella dieta degli astronauti grazie alle sue caratteristiche nutrizionali e salutistiche di pregio che, aggiunge Coldiretti, sono rimaste inalterate secondo la sperimentazione sui campioni rientrati sulla Terra dalla Stazione Spaziale internazionale (Iss) all’inizio dell’anno, insieme all’astronauta Esa Samantha Cristoforetti, nell’ambito di un progetto inserito nel quadro dell’accordo tra l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e il Crea, in collaborazione con Coldiretti e Unaprol.
Con il progetto “Evoo in Space: Extra-Virgin Olive Oil in Space (Evoos)” sono stati infatti analizzati gli effetti della permanenza nello spazio sulle caratteristiche chimico-fisiche, sensoriali e nutrizionali dell’olio extravergine d’oliva, nonché le sue eventuali ricadute applicative sul nostro pianeta, presso la sede di Rende del Centro di ricerca olivicoltura, frutticoltura ed agrumicoltura del Crea. Dai dati preliminari ottenuti, è emerso come lo speciale confezionamento in sacchetto protettivo sottovuoto, testato e correntemente permesso nelle missioni a bordo dell’Iss, impermeabile all’ossigeno e mantenuto sottovuoto, abbia consentito la conservazione dell’olio extra vergine di oliva almeno per i primi 6 mesi all’interno dell’Iss, assicurando un prodotto made in Italy di qualità, ancora ricco di biofenoli e tocoferoli.
Dallo spazio alla terra, la cucina all’italiana è la più diffusa e apprezzata nel mondo con un valore della ristorazione che raggiunge i 205 miliardi di euro e registra i maggiori livelli di penetrazione negli Usa, con il 33% del totale dei ristoranti, e in Brasile (28%), ma ottimi risultati si raggiungono anche in Francia (22%), Spagna (24%), India (24%), Germania (16%), Cina (14%), Corea del Sud (12%) e Regno Unito (11%) secondo l’analisi Coldiretti sul Foodservice Market Monitor 2022 by Deloitte.

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