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MERCATI

Export vino italiano in Usa: -1,1% in valore nei primi 7 mesi 2025 (1,2 miliardi), a luglio -21,1%

Dati Interprofesional del Vino de España (Oive): volumi a 219,5 milioni di litri (+6,1%), ma il prezzo al litro scende a 5,48 euro (-6,8%)
DAZI, EXPORT, OIVE, USA, Mondo
Calano le esportazioni di vino italiano negli Usa a luglio 2025

Un luglio non positivo per le esportazioni di vino italiano negli Usa, il principale partner commerciale, che vanno giù nettamente, in valore, con i prezzi medi al litro che preoccupano per una marginalità che si fa sempre più risicata, nonostante i volumi in positivo nei primi sette mesi 2025. Un campanello di allarme in previsione del dato di agosto, mese in cui, dal 7 agosto, i dazi Usa sono passati dal 10% al 15%. A livello generale, secondo i dati doganali statunitensi analizzati dell’Interprofesional del Vino de España (Oive), gli Stati Uniti hanno ridotto le loro importazioni di vino a luglio 2025 dell’11,1% in termini di valore, a 461,6 milioni di euro (-57,9 milioni di euro), ma hanno aumentato il volume di vino importato del 3,2%, a 94,9 milioni di litri (+2,9 milioni di euro). Il prezzo medio è, però, sceso del 13,9%, a 4,86 euro/litro (-0,79 euro).
L’Italia, rispetto al dato semestrale Istat analizzato da WineNews, perde terreno. Nel confronto tra i primi sette mesi 2025 e lo stesso arco temporale 2024, il vino italiano in valore tocca 1,2 miliardi di euro (-1,1% con una perdita di 13,3 milioni di euro) e 219,5 milioni di litri (+6,1% pari ad un incremento di 12,6 milioni di litri). Ma, guardando ai volumi, scende il prezzo al litro, aspetto negativo sottolineato recentemente anche da Unione Italiana Vini - Uiv, a 5,48 euro (-6,8%, ovvero 40 centesimi di euro in meno). La buona notizia arriva dall’export degli spumanti che raggiungono i 357,3 milioni di euro (+4,3%), cresciuti di valore per 14,7 milioni di euro nei primi sette mesi 2025 sullo stesso periodo 2024 con una leadership incontrastata nei volumi a 77,1 milioni di litri (+14%). Ma, anche per le bollicine, il prezzo al litro subisce un ribasso, toccando 4,63 euro (-8,5%), 43 centesimi di euro in meno di luglio 2024.
L’imbottigliato mostra segnali di sofferenza, con 835,1 milioni di euro in valore da gennaio a luglio 2025 (-2,7%),che significa, per l’export del vino italiano, aver perso 23,2 milioni di euro in un anno, anche se i volumi, a 136,4 milioni di litri, salgono (+4,3%) scendendo, però, di prezzo a 6,12 euro al litro (-6,7%). Positive le esportazioni di bag in box (+13,5%) a 3,4 milioni di euro, mentre crolla lo sfuso (-39,5%), che si attesta in valore a 8,1 milioni di euro con un pesante -38,1% anche nei volumi fermi a 4,3 milioni di litri per un prezzo di mercato a 1,87 euro al litro (-2,2%).
Prendendo come riferimento soltanto luglio 2025, la Francia è in testa alla classifica dei fornitori di vino degli Stati Uniti, in termini di valore, con 185,2 milioni di euro (-10,8% su luglio 2024); l’Italia segue con 148,2 milioni di euro (-21,1%), i due Paesi, insieme, rappresentano il 72,2% delle importazioni Usa di vino. A notevole distanza, la Nuova Zelanda occupa la posizione n. 3, con 32,9 milioni di euro (+29%), seguita dalla Spagna che si avvicina ai 26 milioni di euro (-10,6%), ovvero 3,1 milioni di euro in meno di luglio 2024.
In termini di volume, l’Italia rimane il principale fornitore con 30,7 milioni di litri (-1,9%), che rappresentano il 32,3% del volume totale di vino importato dagli Stati Uniti a luglio 2025. Seguono la Francia, con 17,8 milioni di litri (+9,7%), il Canada, con 14,1 milioni di litri (-13,2%), l’Australia, con 7,9 milioni di litri (+33,2%), la Nuova Zelanda, con 6,1 milioni di litri (+44%), e la Spagna, con 5,6 milioni di litri, in calo del -5,7%.
Nei primi sette mesi 2025, come trend, la Francia ha avuto risposte migliori dell’Italia da parte del mercato Usa. Le esportazioni, in crescita del 16,8%, hanno totalizzato 1,4 miliardi di euro, i volumi, a 122,3 milioni di litri, sono andati in doppia cifra (+18,5%), e il prezzo al litro, già molto più alto rispetto a quello italiano, ha accusato meno rispetto ai “cugini”: 11,97 euro al litro (-1,4%). Gli spumanti transalpini hanno avuto un exploit a 481,6 milioni di euro (+20,7%) in valore e 23,6 milioni di litri esportati (+21,4%) con un prezzo al litro sostanzialmente stabile (-0,6%) a 20,38 euro. E anche l’imbottigliato cresce tanto in valore (+15%, pari a 968,2 milioni di euro) che in volume, 93,9 milioni di litri (+16,5%) per un prezzo al litro comunque sceso a 10,3 euro (-1,3%).

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