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FEDERAZIONE ITALIANA APICOLTORI: STAGIONE DEL MIELE 2004 “A MACCHIA DI LEOPARDO”

Annata, quella del 2004, "a macchia di leopardo" per il miele "con buone produzioni in alcuni comprensori apistici e perdita quasi totale di raccolto in altri". Il quadro è della Federazione degli Apicoltori Italiani (Fai) che sottolinea come la stagione si possa considerare chiusa con una produzione al di sotto delle 10.000 tonnellate.

"L'entusiasmo fin qui manifestato da alcuni operatori del mondo apistico - rileva il presidente della Fai, Raffaele Cirone - non trova purtroppo riscontri puntuali su tutto il territorio nazionale. Le statistiche, in un quadro elaborato dalla Fai sulla base dei rilevamenti Istat, parlano chiaro: nel 2003 l'Italia ha importato 15.000 tonnellate di miele, per un controvalore di 38 milioni di euro, a fronte di un vero e proprio crollo delle esportazioni di miele italiano sui principali mercati internazionali.

"Sono gli effetti dell'allargamento dell'Unione Europea ad Est - spiega Cirone - e il 2004 si annuncia come un anno di ulteriore avanzamento delle importazioni a seguito della sospensione dell'embargo dell'Unione Europea alla Cina che torna a esportare verso l’Europa e l’Italia il suo miele a bassissimo costo. Solo la qualità - sottolinea quindi Confagricoltura - può aiutarci a tener testa al flusso crescente di importazioni di miele dall'estero. Opportuna e ormai inderogabile, inoltre, sembra una politica di coordinamento tra gli apicoltori e gli operatori dell'industria confezionatrice di miele, capaci di conquistare nuovi segmenti sui mercati interno e internazionale".

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