I funzionari statunitensi intendono avviare i negoziati solo dopo l’entrata in vigore, il 2 aprile, di una nuova serie di dazi dell’amministrazione Trump. Lo ha affermato il Commissario Europeo per il Commercio Maroš Šefčovič, confermando che, da parte loro, i funzionari dell’Unione Europea stanno rinviando la loro rappresaglia contro i dazi sull’acciaio e sull’alluminio del Presidente Trump, tra cui le imposte del 50% sul whisky americano, fino a metà aprile, con l’obiettivo di perfezionare l’elenco dei prodotti che saranno colpiti e allo stesso tempo di concedere più tempo per raggiungere un accordo con gli Stati Uniti. Il tutto, in attesa di capire se davvero, e come, i dazi promessi da Trump colpiranno vino e alcolici, con i dazi al 200% - la cui minaccia da parte del Presidente Usa è arrivata proprio in conseguenza delle tariffe Ue sul whisky di produzione americana - che, di fatto, azzererebbero non solo il mercato americano, il primo di destinazione per il vino italiano (1,9 miliardi di euro nel 2024), ma comporterebbero un danno all’intero settore europeo.
E proprio con focus sul commercio internazionale, ieri e oggi a Bruxelles, è volato in missione anche il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, che, dopo aver partecipato all’evento “Vinitaly Preview: l’eccellenza del Made in Italy a Bruxelles”, negli incontri istituzionali in occasione della riunione del Consiglio Europeo, ha incontrato il Commissario con delega al Commercio Maroš Šefčovič, spiegando che “con il Commissario Šefčovič abbiamo condiviso l’importanza di continuare ad avere un approccio pragmatico di fronte ai nuovi scenari commerciali. Dobbiamo rimanere uniti evitando escalation e lavorando sulla diversificazione delle esportazioni con i Paesi Terzi. L’Italia ha già pronto un Piano strategico d’azione che presenterò domani per accelerare l’export”.
La riunione, che fa seguito a quella del 6 marzo scorso, ha avuto l’obbiettivo di fare il punto della strategia europea in materia commerciale, anche alla luce delle recenti misure adottate da parte statunitense e degli esiti della missione tecnica italiana a Washington. Il Ministro ha ribadito la priorità di uno stretto coordinamento a livello europeo in un’ottica non escalatoria sulla materia dei dazi, mantenendo aperto il dialogo con l’amministrazione statunitense per arrivare a soluzioni equilibrate tra le due parti. Da parte italiana ha chiesto di accelerare sull’ampliamento della rete di accordi di libero scambio dell’Ue con Paesi Terzi al fine di diversificare i mercati di sbocco dell’export europeo.
La missione a Bruxelles conferma, quindi, il duplice obiettivo del Governo italiano: valorizzare le eccellenze del made in Italy, tra cui l’agroalimentare ed il vino italiano, e difendere gli interessi commerciali nazionali in un contesto internazionale in continua evoluzione.
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