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IL MADE IN ITALY AGRO-ALIMENTARE PROTAGONISTA NEI LUOGHI CULTO DELL’ESTABLISHMENT RUSSO, SETTIMANA ALL’INSEGNA DELL’ITALIAN FOOD & DRINK FIRMATA DA GRANDI MARCHI, A MOSCA E SAN PIETROBURGO DAL 30 MAGGIO AL 7 GIUGNO

Italia
Piero Antinori, a capo dei Grandi Marchi

La nuova campagna di Russia per il food & drink italiano di qualità parte dai luoghi culto dell’élite russa. Alla Cantinetta Antinori di Mosca la consueta cucina toscana sarà consumata con Orvieto classico, Dolcetto d’Alba, Nobile di Montepulciano; il siciliano Semifreddo, dello chef Nino Graziano, abbina i mitici cannelloni melanzane e pomodoro con Provolone Valpadana; da Mario, il più caro ed esclusivo di tutti, per la Festa della Repubblica, i giovani businessmen stapperanno Franciacorta anziché il solito Dom Perignon. Per una settimana, dal 30 maggio al 7 giugno, pasta, formaggio, olio e vino made in Italy saranno protagonisti dei menù di 12 ristoranti cult, rigorosamente italiani, tra Mosca e San Pietroburgo, per “Eat-European Art of Taste”, progetto promosso dall’Unione Europea e realizzato dall’Istituto del vino italiano di qualità Grandi Marchi, il Consorzio di tutela del Provolone Valpadana, l’Unione seminativi e l’Istituto per la valorizzazione dell’olio extravergine di oliva di qualità (info: www.istitutograndimarchi.it).
La mission dell’originale iniziativa firmata Grandi Marchi - l’Istituto che riunisce 17 aziende top dell’enologia italiana (Biondi Santi, Michele Chiarlo, Ambrogio e Giovanni Folonari, Pio Cesare, Tenuta San Guido, Ca’ del Bosco, Umani Ronchi, Carpene’ Malvolti, Lungarotti, Masi, Mastroberardino, Alois Lagender, Rivera, Jermann, Donnafugata, Marchesi Antinori, Tasca d’Almerita) - sarà quello di accrescere il fascino del made in Italy agroalimentare attraverso incontri mirati con il trade, con la gdo e soprattutto con eventi presso i ritrovi italiani sempre più amati dall’establishment russo.
A Mosca sono 8 i ristoranti italiani top selezionati: da Casta Diva a Syr, da Semifreddo a Mario, da Palazzo Ducale fino a Cantinetta Antinori, Gran Crù e Pasta&Basta. Per loro, menù esclusivi con i prodotti portabandiera del Belpaese abbinati a una speciale selezione di vini italiani di qualità, offerti al bicchiere.
“Il lifestyle russo registra un radicale mutamento - sottolinea il presidente dell’Istituto Grandi Marchi, Piero Antinori - cresce il mito del made in Italy, scende quello francese e anche l’ultima delle passioni moscovite: il Giappone”. A conforto di una tendenza trainata da funzionari, top diplomats, manager, politici e vip, sono i dati di mercato dell’agroalimentare italiano, che ha chiuso il 2008 con un incremento di oltre 10 punti rispetto al 2007. A crescere, il mercato enologico con lo spumante ormai leader incontrastato con il 57% delle vendite relative alle bollicine ma anche il settore lattiero caseario, l’olio e il caffè. Tra i vini italiani, che hanno registrato un +38% solo nel 2008, è preferito il rosso (80% dei volumi venduti), soprattutto da una élite competente e sempre più attenta alla qualità, che cerca le migliori annate di Brunello di Montalcino, Barolo e Amarone.
Il progetto “Eat”, che farà tappa anche San Pietroburgo nei 4 ristoranti rappresentativi della cucina italiana - Mozzarella Bar, Simple Bar, Probka e Riba - si avvarrà in Russia del Gruppo Media Afisha, partner che rappresenta il principale punto di osservazione delle tendenze dell’Ex Unione Sovietica. Nella settimana del gusto italiano, inoltre, nei ristoranti protagonisti di “Eat” saranno distribuiti 130.000 ricettari firmati da tutti i grandi chef.

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