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IL PANE ABBANDONA LE TAVOLE DEGLI ITALIANI, CRESCE INVECE IL CONSUMO DI PAN CARRE', GRISSINI E CRACKERS

Sempre meno pane sulle tavole italiane: nel 2004 - secondo un'analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ismea-AcNielsen - ne è stato acquistato poco più di un milione di tonnellate rispetto a quasi un milione e quattrocentomila tonnellate del 2000, con una flessione pari a circa il 25%. Un trend, questo, che però non ha interessato tutti i prodotti di panetteria. Nel Nord-Ovest, ad esempio, negli ultimi cinque anni è aumentato il consumo di pan carré (+13%), mentre nel Nord-Est in crescita, oltre al pan carré, figurano anche i panetti. Nelle regioni centrali e meridionali sono, invece, sempre più spesso pan carré, crackers e grissini ad accompagnare il pasto in casa.
Ma dalla ricerca della Coldiretti emerge anche un crescente interesse dei consumatori per i pani tradizionali legati al territorio. Lo scorso anno sono stati oltre cento quelli tipici censiti dalle regioni e inseriti, dal Ministero delle Politiche agricole, nell'Albo dei prodotti agroalimentari tradizionali (dal Pane di Laterza a quello di Lariano, dal pane di Altopascio a quello di Struttura) mentre l'Ue ha già concesso il riconoscimento alla coppia ferrarese Igp, al pane casereccio di Genzano Igp e al pane di Altamura Dop e sta per arrivare quello per il pane di Matera Igp con molte altre specialità in attesa.
E per valorizzare il pane fresco italiano in Parlamento sono state addirittura unificate sei proposte di legge in un testo “bipartisan” che si pone l'obiettivo di identificarlo tutelando sia un patrimonio di tradizioni produttive legate alla cucina mediterranea sia gli stessi consumatori, rassicurati circa la genuinità e il rispetto di particolari tecniche artigianali. Per quanto riguarda i prodotti base della dieta mediterranea, l'analisi effettuata evidenzia anche la sostanziale tenuta, nel corso del quinquennio in esame, nei consumi di pasta che rimangono stabili, mentre per i prodotti destinati alla prima colazione emerge una forte crescita dei cereali (+10,5%).
Nei primi piatti si registra la netta prevalenza della pasta di semola normale che rappresenta circa l'81% dei consumi totali di pasta, ma cresce in modo esponenziale l'acquisto di primi piatti surgelati che fa segnare un aumento del 540% dal 2000 ad oggi. Tra i prodotti destinati alla prima colazione, alla forte crescita dei cereali corrisponde una sostanziale stabilità negli acquisti di biscotti (+1,4%) e di fette biscottate (+3%) mentre calano le brioches (-6,8%) che vengono probabilmente preferite nei consumi fuori casa.

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