Dieci anni fa Gualtiero Marchesi, indiscusso maestro della cucina italiana, affidò la ricetta del suo panettone ad un giovane pasticcere che la eseguì magistralmente, sorprendendolo. Da allora quell’artigiano, nel frattempo diventato un punto di riferimento del settore, lo produce ogni anno. La Fondazione Gualtiero Marchesi (ideata dal grande chef per coltivare il gusto per le arti e per insegnare il bello e il buono ad adulti e bambini) ha deciso oggi di svelarne l’identità, nel segno del prosieguo della collaborazione. Così il 30 ottobre, a Milano, si “pregustano” le festività con “Il Natale di Gualtiero Marchesi”, una degustazione guidata (solo su invito) del panettone ancora oggi realizzato seguendo la ricetta originale. “Il vero panettone - affermava il maestro - non deve essere troppo alto, ma basso il giusto per rimanere consistente ed equilibrato nel gusto”.
Proprio quest’anno la Fondazione Gualtiero Marchesi compie 10 anni e riparte con nuovi progetti: dai tradizionali appuntamenti del “Martedì di Bonvesin de la Riva”, talk su temi di attualità, ai tour mondiali dedicati alla cucina marchesiana. Ma anche con la creazione di un tavolo permanente di lavoro, di cui fanno parte i “ragazzi di Bonvesin de La Riva”, ovvero i primi allievi del Maestro, oggi chef di fama internazionale: Andrea Berton, Carlo Cracco, Enrico Crippa, Pietro Leemann e Antonio Ghilardi. Ad occuparsi della comunicazione delle attività dell’Accademia arrivano inoltre due figure nuove: Maddalena Fossati, direttore de “La Cucina Italiana” e “Traveller”, e Chiara Maci, divulgatrice enogastronomica.
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