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IL SATELLITE AL SERVIZIO DEI VIGNAIOLI: E’ PARTITO IL “PROGETTO BACCO”, PER INDIVIDUARE DALLO SPAZIO I MIGLIORI TERROIR DA VINO

Da qualche mese i vignaioli hanno un “amico” nello spazio: si tratta dei satelliti dell’Agenzia Spaziale Europea, che ha dato il via al “Progetto Bacco” e sta scannerizzando il territorio dell’Unione per scovare i luoghi migliori dove produrre vino. Le immagini raccolte dallo spazio verranno elaborate al computer e forniranno preziose informazioni agli agricoltori: i satelliti potranno infatti individuare i terreni di coltura più adatti a ogni genere di uva, e la gestione spaziale degli appezzamenti di terra monitorerà anche il colore e la condizione di salute dei vigneti. I coltivatori potranno così riconoscere immediatamente il momento migliore per la potatura dell’uva.

Il Progetto Bacco potrebbe dunque essere prezioso per la viticoltura europea, che non sta attraversando un buon momento: secondo i dati diffusi ieri da Eurostat, in dieci anni i vigneti europei sono diminuiti del 15%. Al primo posto c’è la Grecia, con un calo del 27,5%. Subito c’è l’Italia (-24,6%), la Spagna (-19,9%) e il Portogallo (-19,1%). Più moderata la ritirata francese: i vigneti transalpini si sono ridotti soltanto del 4,8 per cento. A fronte di una diminuzione della qualità, si è però avuto in Europa un sensibile aumento della qualità. E anche qui il satellite potrà essere d’aiuto.

Negli ultimi dieci anni la superficie europea coperta da vigneti nobili è passata dal 45% al 65% per cento. Non tutti, ovviamente, puntano sulla qualità. Lussemburgo e Germania coltivano solo uva nobile, mentre l’Italia, malgrado una progressione del 22% destina alla produzione di qualità soltanto il 36% dei suoi vigneti.

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