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Vino: Winenews,in 2010 grandi francesi e italiani rendono più dell’oro … A trainare la domanda sono i mercati asiatici… L’oro bene rifugio in tempi di crisi? Un’affermazione sempre valida, anche se nel 2010 la corsa al metallo giallo è stata battuta da quello che gli antichi chiamavano “il nettare degli dei”, cioè il vino. Ovviamente si tratta di grandi etichette, soprattutto francesi e, in seconda battuta, italiane. A testimoniarlo è Winenews che cita i vini del Liv-Ex (London International Vintage Exchange Fine Wine Index; www.liv-ex.com), l’indice che misura la redditività degli investimenti su questa bevanda. In un 2010 in cui Piazza Affari ha lasciato sul campo il 12%, il Liv-Ex Fine Wine 50, che monitora i premier cru di Bordeaux nell’andamento del loro valore su dieci diverse annate, ha fissato in un +57% la loro crescita in valore, rompendo la barriera dei 400 punti a dicembre. Fanno peggio l’oro, con una crescita del 35% e il petrolio, che ha messo a segno un +20%. A trainare l’andamento positivo dei vini, come il resto dell’economia mondiale, sono i mercati asiatici, soprattutto Cina e Hong Kong, dove e’ cresciuta moltissimo la domanda di grandi Chateaux bordolesi, vini di Borgogna, ma anche dei Sauternes. Medaglia d’argento agli italiani che nella classifica di valore interna all’indice dominata da nomi come Chateau Lafite Rothschild, Chateau Latour e Chateau Mouton Rothschild, si piazzano al ventunesimo posto con il Sassicaia, seguito da Masseto e Ornellaia (posizioni numero 31 e 32), Gaja (64) e Solaia (65).

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