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IL VELINO

Winenews/Vinitaly, Aperitivo: per 42% italiani 2-3 volte a settimana ... Un rito irrinunciabile, da godere in pieno soprattutto d’estate, magari davanti ad un suggestivo tramonto o in una piazza d’arte in città: ben il 42 per cento degli eno-appassionati si concede l’aperitivo 2-3 volte alla settimana, privilegiando in particolare le bollicine (49 per cento), accompagnate da classici stuzzichini (52 per cento). Sono questi i risultati del sondaggio di www.winenews.it, uno di siti più cliccati dagli appassionati italiani, e Vinitaly (www.vinitaly.it), appuntamento enologico di livello internazionale, volto ad indagare le abitudini degli amanti del buon bere al momento dell’aperitivo, che si conferma un must delle serate estive. A partire dalla frequenza con cui viene fatto: il 42 per cento di chi ha risposto - 1.176 enonauti, ovvero appassionati di vino & web - si concede l’aperitivo 2-3 volte alla settimana, il 17 per cento lo fa una volta alla settimana e il 10 per cento addirittura tutte le sere. C’è, poi, un 8 per cento che lo fa 2-3 volte al mese, un 21 per cento che lo fa raramente ed uno sparuto 2 per cento che, invece, non lo fa mai. Quando è il momento di ordinare, gli enonauti non hanno dubbi: il 49 per cento privilegia le bollicine, una scelta sempre più di tendenza negli ultimi anni, soprattutto per quelle italiane che - dalla Franciacorta al Prosecco di Conegliano e di Valdobbiadene, al Trentodoc - vincono grazie al rapporto qualità/prezzo, alla varietà di tipologie tra cui scegliere e all’esprit di allegria che le contraddistingue. Un’altra opzione molto gettonata è il vino bianco (27 per cento), seguito ad una certa distanza dai cocktail (14 per cento): qui gli enonauti hanno l’imbarazzo della scelta, dal classico Negroni all’esotico Mojito, fino all’italianissimo Spritz, molto amato dai giovani che, nelle sue varie versioni, è dilagato come una vera e propria mania dal Veneto a tutta Italia. Piuttosto esigua la percentuale (4 per cento) di chi sceglie come aperitivo il vino rosso - preferito senz’altro come accompagnamento al pranzo o alla cena - e la birra (2 per cento); il 4 per cento degli eno-appassionati preferisce, infine, ordinare un analcolico. Ma gli eno-appassionati con cosa accompagnano i loro aperitivi? Su questo fronte c’è da rilevare un’agguerrita nicchia di “puristi” (18 per cento) che non mangiano niente, e si godono il loro aperitivo rigorosamente da solo. La maggioranza (52 per cento) cede invece alla tentazione di noccioline, olive e patatine, ovvero i classici stuzzichini. Ma sono molti (30 per cento) quelli che, di fronte all’offerta luculliana dei buffet all’ora dell’happy hour, non esitano a riempirsi il piatto con pasta, carne, salumi e formaggi, facendo una vera cena mentre sorseggiano il proprio bicchiere. Inutile dire che, per i puristi, questo è un comportamento da rifuggire con orrore, una sorta di sacrilegio al rito dell’aperitivo. Bottiglia da condividere o vino al bicchiere? Premesso che molto dipende dal numero di amici con cui si sta facendo l’aperitivo, se sono almeno in 4 o 5 gli enonauti preferiscono (71 per cento) condividere una bottiglia, così da avere una scelta più ampia di etichette. Invece il 29 per cento ordina solo ed esclusivamente vino al bicchiere. E dopo l’aperitivo cosa succede a cena? L’87 per cento di chi ha risposto afferma di bere ancora vino, ovviamente senza esagerare e se non deve mettersi al volante. Invece, il 13 per cento si ferma con l’alcol, preferendo mettere in tavola solo acqua. Questo, infine, l’identikit degli enonauti, che hanno risposto al sondaggio di WineNews: si tratta di amanti del vino che vantano una grande dimestichezza con le nuove tecnologie ed una quotidiana frequentazione del web. Sono in maggioranza maschi (79 per cento), il 52 per cento di loro ha un’età compresa fra i 30 e i 45 anni, hanno un elevato titolo di studio (l’85 per cento ha conseguito il diploma di scuola media superiore o la laurea) e godono mediamente di un buon livello socio-economico.

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