“Una vittoria significativa per il Wine Institute e i nostri membri”. Questo il commento della principale associazione di difesa delle politiche pubbliche delle aziende vinicole della California, dopo che il Governatore della California, Gavin Newsom, ha firmato la legge Ab 720, lo scorso 10 ottobre, che, di fatto, “istituisce un nuovo permesso per eventi di degustazione aziendale, che consente alle aziende vinicole di organizzare degustazioni ed esperienze didattiche in luoghi diversi dai propri locali aziendali vincolati e presso vigneti non adiacenti da loro controllati”. Non è qualcosa da poco, considerato che l’enoturismo è qualcosa di molto significativo in California, che di fatto è la culla di un fenomeno poi diventato mondiale.
Rachel Newman, vicepresidente senior del marketing Bonterra Organic Estates, realtà leader per quanto riguarda il biologico, aveva spiegato, in un intervento dello scorso luglio alla Commissione permanente del Senato, che l’Ab 720 andrà a beneficio non solo dei vigneti della sua azienda nella contea di Mendocino, ma anche delle aziende vinicole di tutto lo Stato. Il suo racconto rende bene l’idea dei cambiamenti apportati da questa legge: “condividiamo spesso immagini dei nostri bucolici vigneti in cima alle montagne, del nostro iconico fienile e dei 3.000 capi di pecore, uno dei preferiti dai fan sui social media; questi post suscitano regolarmente reazioni come “Viaggio da sogno” o “Dobbiamo assolutamente farci un giro”. Nonostante questa chiara richiesta, non siamo legalmente autorizzati a ospitare clienti in questi luoghi. Il motivo è semplice, ma limitante: la nostra cantina vincolata, dove abbiamo la licenza per la vendita di alcolici, si trova a 11 miglia dal nostro vigneto McNab Ranch. La vera storia, quella che ispira i consumatori e crea legami duraturi con il vino californiano, non è nella linea di imbottigliamento. È nella terra. L’Ab 720 offre una soluzione semplice, ma efficace, che consente di organizzare un numero limitato di eventi nelle tenute vinicole, consentendo ai consumatori di entrare in contatto con il vino e l’agricoltura californiani in modo più significativo”. Ed ancora, secondo Newman, “non esiste pubblicità o campagna di influencer che possa replicare l’effetto che si prova stando in un vigneto, toccando il terreno, assaggiando il vino e vivendo la storia in prima persona. Questa legge è destinata ad avvantaggiare aziende vinicole di tutte le dimensioni, da aziende come Bonterra a quelle a conduzione familiare che producono vino in aree urbane, ma gestiscono con cura la propria terra. Per Bonterra, ciò creerebbe maggiori opportunità di lavoro, opere edili e paesaggistiche per gli appaltatori locali e aumenterebbe il traffico per i ristoranti e gli hotel limitrofi. Soprattutto, permetterebbe ai consumatori di sperimentare in prima persona la straordinaria bellezza e l’eccellenza agricola della California in luoghi precedentemente inaccessibili. Questo è un momento critico per l’industria vinicola, in un’epoca in cui dobbiamo coinvolgere nuovi consumatori alla ricerca di esperienze autentiche e memorabili. Questa legislazione darebbe alle aziende vinicole l’opportunità di soddisfare questa domanda, rafforzando al contempo la posizione della California come leader mondiale nel settore del vino e della sostenibilità”.
Quando il disegno di legge era ancora in attesa di approvazione da parte del Governatore Newsom, Robert P. Koch, presidente e Ceo Wine Institute, aveva affermato che “in un momento in cui il nostro settore si trova ad affrontare un calo delle vendite e una concorrenza sempre più agguerrita, l’Ab 720 garantisce alle aziende vinicole californiane la possibilità di continuare a prosperare offrendo ai visitatori esperienze autentiche e memorabili”. La California, ricordava il Wine Istitute, ospita quasi 6.200 aziende vinicole autorizzate in 49 delle 58 contee. Grazie all’Ab 720, queste aziende vinicole, di cui oltre il 90% a conduzione familiare, potranno ora condividere l’esperienza dei vigneti con i visitatori in modo più ampio.
Turismo, ma non solo, perché la California, da tempo, sta puntando forte anche sulla sostenibilità. Il disegno di legge “prevede anche agevolazioni normative per la conformità alle etichette Crv” (California Redemption Value, ndr), che ha un impatto sui contenitori per vino e liquori venduti per il consumo in California e fornisce uno stimolo ai consumatori alla pratica del riciclo, con la possibilità di recuperare la cauzione, portando i contenitori in un centro di riciclo. Un meccanismo simile al “vuoto a rendere”. La novità, spiega ancora il Wine Institute, è lo spostamento della data entro la quale i contenitori di vino devono riportare l’indicazione Crv, e quindi dal 1 luglio 2025 al 1 luglio 2026. Inoltre, la data entro la quale i contenitori di vino già riempiti e imbottigliati sono definitivamente esentati dai requisiti di etichettatura Crv è stata posticipata dal 1 gennaio 2024 al 1 luglio 2025. Il disegno di legge consente anche una maggiore flessibilità nell’uso dei codici Qr per la conformità Crv, permettendo in particolare un codice di altezza pari a mezzo pollice.
Tornando all’enoturismo, sembra che sia sempre più una “chiave” ritenuta vincente nelle strategie di marketing e per dare impulso al mercato del vino, non privo di difficoltà (come abbiamo raccontato qui). Perché? Anche facendo sinergia e sfruttando eventi che smuovono grandi numeri. La Napa Valley Vintners (Nvv), associazione di categoria che abbraccia 539 aziende vinicole dell’area, ha annunciato il proprio impegno ad aumentare le visite nella regione sfruttando anche i grandi eventi sportivi che attireranno migliaia di viaggiatori nella Bay Area di San Francisco. Nel 2026, la Napa Valley Vintners parteciperà, infatti, con diversi appuntamenti e format, “a due dei più grandi eventi sportivi al mondo: un importante campionato di football americano e un torneo mondiale di calcio”. Facile immaginare il riferimento al Super Bowl, l’evento sportivo più atteso e seguito negli Stati Uniti che l’8 febbraio si disputerà in California (e due giorni prima, in un concerto in onore dell’avvenimento, ci sarà l’esibizione di Sting a San Francisco, star musicale, ma anche produttore di vino, in Toscana ndr). E poi il Mondiale di Calcio (11 giugno - 19 luglio 2026) che si svolgerà in Usa, Canada e Messico: tra gli 11 stadi a stelle e strisce che ospiteranno l’evento sportivo planetario, ci sono anche quelli californiani di San Francisco e Los Angeles.
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