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ECONOMIA IN VIGNA

In Francia crescono del +55% le insolvenze delle cantine nel 2024. La metà dei casi nella Gironda

I dati del report di Altares Dun & Bradstreet: 211 i casi di insolvenza nell’ultimo anno, con un tasso di crescita triplo sul totale francese (+17%)
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Crescono del +55% le insolvenze delle cantine di Francia (ph: generata con Ai)

In Francia crescono del +55% le insolvenze delle cantine nel 2024, con un tasso di crescita che è oltre il triplo del totale di tutti i settori dell’economia francese, a +17%. Il dato, ennesima spia di un settore che si è scoperto fragile e in crisi soprattutto in alcuni dei sui segmenti più “entry level”, arriva dal report firmato da Altares Dun & Bradstreet, riportato dal magazine francese “Vitisphere”.
In particolare, spiega il direttore degli studi di Altares, Thierry Million, nel 2024 si sono verificati 211 casi si insolvenza tra i vigneti di Francia, rispetto ai 136 del 2023, di cui 62 casi solo negli ultimi 3 mesi dell’anno, in crescita del +59% sullo stesso periodo 2023, con una tendenza, dunque, al peggioramento. Più della metà dei casi è concentrato nel territorio dell’Aquitania, con 116 casi (+84% sul 2023), ed in particolare, con 103 casi, nella Gironda, il territorio di Bordeaux
, al centro delle cronache negli ultimi mesi tra difficoltà economiche, proteste degli agricoltori ed un piano di espianto massiccio da oltre 30.000 ettari di vigna che continua a prendere corpo. Ma le cose stanno peggiorando anche in Occitania, nella Languedoc-Roussillon, con 39 casi di insolvenza (+144%). E qualche segnale negativo, sebbene con numeri molto più bassi, arriva anche dal Rodano, con 13 default (+8% sul 2023) e dalla Borgogna, dove si è passati da 2 a 4 casi.
Questo non vuol dire che tutte le aziende in difficoltà chiudano tout court, perché, spiega Million, se quando un’azienda va in default in Francia in 2 casi su 3 c’è una liquidazione diretta per l’intera attività economica, in vigna, almeno in questo senso, la situazione è migliore: su 211 fallimenti nel 2024, ci sono state 47 aziende liquidate (+9%, su 43 l’anno scorso), 134 ristrutturazioni dopo la cessazione dei pagamenti (+65%, rispetto a 80) e 30 salvataggi (+150%, rispetto a 12).
Ma i dati, comunque, parlano chiaro: nel mondo del vino francese, in una Francia che sembrava intoccabile, i conti iniziano a non tornare in un numero ancora piccolissimo di aziende rispetto al totale (59.000 le aziende vitivinicole in Francia, secondo l’ultimo censimento del Ministero dell’Agricoltura, con dati del 2020, che peraltro già evidenziavano un calo del numero di aziende del -16% sul 2010), ma in netto aumento.

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