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ALLARME

In un’Italia che non sa risparmiare, si chiedono prestiti anche per la spesa alimentare di Natale

Studio dell’Università Popolare di Milano: il 18% degli italiani ha chiesto un prestito nell’ultimo mese: il 38% per black friday e alimentari
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La spesa alimentare degli italiani per il Natale

Sebbene il consumismo legato al Natale si sia un po’ ridotto negli ultimi anni, dicembre continua ad essere il mese delle spese pazze. Regali di Natale, cenoni, feste, ma anche viaggi per Capodanno continuano a incidere sensibilmente su un bilancio famigliare già molto precario. Del resto, come segnalato dall’Ocse, la capacità di risparmio medio sui redditi in Italia sta calando per effetto della crisi economica, passando dal 10,19% del 2020 al 7,49% del 2021, a fronte di una media nella Ue del 10,6% nel 2021. E per il 2022 la situazione potrebbe non essere migliore.

Una situazione che, però, anziché spingere le persone a ridurre le spese, in molti casi le incentiva a chiedere prestiti. Emerge da un’indagine, condotta dall’Università Popolare degli Studi di Milano, secondo la quale il 18% degli italiani tra i primi di novembre e metà dicembre ha chiesto tra i mille e i 3.000 euro di prestito.

Interrogati sulle finalità del denaro richiesto, il 38% ha detto che lo avrebbe utilizzato principalmente per fare acquisti nel black Friday e Natale e, aspetto ben più preoccupante, per la spesa alimentare durante le festività, il 27% per poter programmare un viaggio, il 15% per sostenere delle spese impreviste, l’8% per pagare rate accumulate in precedenza, mentre un 12% ha preferito non rispondere.

“Questi dati sono molto allarmanti, perché dimostrano quanta poca cultura finanziaria ci sia oggi nel nostro Paese”, commenta Gianmario Bertollo, fondatore Legge3.it, che da anni aiuta imprese e privati cittadini ad uscire da situazioni di sovraindebitamento. “Dall’ultimo rapporto sul sovraindebitamento dell’Ufficio studi dell’Associazione Liberi dal debito, 1 famiglia su 4 risulta essere a rischio povertà, con quasi il 15% della popolazione che vive in condizioni di povertà relativa. È bene ribadire che chi si trova in queste situazioni, non può pensare di uscirne chiedendo prestiti, che evidentemente non potrà restituire, o contraendo debiti pensando che in fondo per Natale ci si può concedere qualcosa in più. Questo comportamento non farà altro che spingerli in un tunnel di debiti e interessi crescenti, dal quale sarà poi difficile uscire. Se proprio non si vuole rinunciare ai regali, optate per qualcosa fatto in casa o per acquisti second hand, ma non spendete più di quanto possiate sostenere, e state alla larga dalle finanziarie”.

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