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IN VACANZA D’ESTATE ATTENZIONE AL RISCHIO TRAPPOLE: ECCO IL DECALOGO ADICONSUM PER EVITARE I RAGGIRI NEI RISTORANTI CHE PENALIZZANO IL TURISMO DEL BELPAESE

“Le trappole nelle vacanze tanto agognate sono tantissime” secondo il segretario generale dell’Adiconsum Paolo Landi. Tra queste, quelle disseminate da ristoratori privi di scrupoli, che penalizzano il turismo italiano e quindi l’intera economia del Belpaese, creando disaffezione nonostante le bellezze naturali, culturali ed artistiche dell’Italia. Bisogna difendersi, e per questo l’Adiconsum propone un decalogo, e consiglia, prima di tutto di “denunciare, i raggiri dei ristoratori privi di etica e di professionalità”. L’Adiconsum chiede, inoltre, verifiche costanti delle autorità competenti in materia di igiene dei pubblici esercizi, come ristoranti e bar. Del resto, spiega il segretario nazionale dell’Adiconsum Pietro Giordano, “bastano poche regole per difendersi, per evitare raggiri e vere e proprie truffe”. Adiconsum ricorda, inoltre, che “il ristoratore è responsabile degli oggetti lasciati in custodia dal cliente e ne risponde in caso di furto. Non ne è invece responsabile se l’oggetto non gli viene consegnato (ad esempi, un cellulare poggiato sul tavolo). Ricordiamo inoltre che il ristoratore non può rifiutare la consumazione di una sola portata, anziché un intero pasto”.

Focus - Ecco il decalogo dell’Adiconsum per evitare brutte sorprese a tavola
1 - Il ristoratore ha l’obbligo di esporre il menu con i relativi prezzi delle singole portate: prima di entrare nel locale è bene, quindi, accertarsi dei reali costi;
2 - Chiedere sempre il menu, anche quando il ristoratore non lo consegna e fa offerte verbali dei piatti del giorno, e verificare se le offerte sono presenti in menu con i relativi prezzi;
3 - Accertarsi che ogni portata abbia accanto il prezzo;
4 - Servizio, coperto, pane, o altri costi, possono essere decisi liberamente dal ristoratore, però devono essere riportati nel menu (fanno eccezione i ristoranti del Lazio, dove una legge regionale ne vieta l’addebito), in modo che il cliente abbia contezza del costo reale dell’intero pasto;
5 - Prestare attenzione ai cibi surgelati: devono essere sempre indicati sul menu (come indicazione è sufficiente anche un asterisco, seguito dalla dicitura “prodotto surgelato”);
6 - Verificare i costi del vino: i ricarichi possono essere davvero “salati”. Se si vuole scegliere un vino “impegnativo”, farsi consegnare la “Carta dei vini” per consultarne il costo;
7 - A fine pasto farsi consegnare sempre la ricevuta fiscale e verificare se i prezzi in essa contenuti corrispondono a quelli riportati nel menu, compresi eventuali costi riferiti a servizio, coperto, pane e così via;
8 - Conservare sempre la ricevuta fiscale, prova tangibile di eventuali raggiri;
9 - La mancia non è mai obbligatoria;
10 - In caso di contestazione della ricevuta, chiamare i vigili.

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