Gli alimentari si classificano come il settore che ha resistito di più, al crollo generale della produzione industriale, con un calo contenuto al 4,9% che è addirittura inferiore a quello che si è verificato per l’industria farmaceutica (-6,6%), sulla media del 23,7%: emerge da un’analisi della Coldiretti sui dati divulgati dall’Istat sull’andamento della produzione industriale a febbraio 2009 (sul 2008).
Si tratta di una conferma della natura anticiclica del settore agroalimentare e del ruolo centrale che può assumere in tempi di crisi ma - precisa la Coldiretti - occorre superare le distorsioni nel passaggio degli alimenti dal campo alla tavola che colpiscono i redditi delle imprese agricole e dei consumatori.
Per cogliere le opportunità offerte dalle campagne in tempo di crisi è necessario affrontare e risolvere in Italia - continua la Coldiretti - il problema dei rapporti di filiera poiché mentre i prodotti alimentari continuano ad essere acquistati e ben pagati dai cittadini, solo 17 centesimi sui 100 spesi dai consumatori rimangono nelle tasche degli agricoltori che devono anche affrontare crescenti costi di produzione. E’ necessario quindi riorganizzare le filiere agroalimentari con un forte investimento su consorzi agrari e sulle cooperative che sono il perno sul quale ruota il progetto della Coldiretti per una filiera tutta agricola, tutta italiana e firmata dagli agricoltori.
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