02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

LA FONDAZIONE MASI PREMIA GEORGE SANDEMAN, IL PRODUTTORE PORTOGHESE, PROMOTORE E PORTAVOCE DEL MOVIMENTO DI GRANDE ATTUALITÀ, “WINE IN MODERATION”. L’APPUNTAMENTO È PER IL 3 OTTOBRE

Italia
Sandro Boscaini, patron di Masi Agricola

A George Sandeman, portavoce di “Wine in moderation”, la Fondazione Masi, guidata da quest’anno dalla presidente Isabella Bossi Fedrigotti, ha riservato il Premio Masi (l’animatore della Fondazione, e presidente di Masi Agricola, è Sandro Boscaini) per la Civiltà del Vino, estensione internazionale del premio, attribuita negli anni passati a personaggi del gotha dell’enologia, da Philippine de Rothschild alla famiglia Krug.
Sotto la guida di George Sandeman (discendente del fondatore del quale porta il nome), il Porto Sandeman rinnova il proprio successo confermandosi il più bevuto di tutti i tempi dal 1790, anno di fondazione. La storia del Porto Sandeman affonda le radici nel territorio portoghese e precisamente nella regione del Douro dove crescono uve di prima qualità. Sono oltre sedici, tra vini Porto rossi e bianchi, i Sandeman oggi proposti agli intenditori di tutto il mondo con prodotti di alta posizionamento immediatamente riconoscibili dalla storica etichetta che rappresenta la figura del Don, con il suo abbigliamento da Caballero spagnolo, avvolto dalla tipica tunica degli universitari portoghesi, con il grande cappello a nascondere il viso.
George Sandeman, alla capacità imprenditoriale e di marketing, unisce anche una profonda sensibilità nei confronti dei problemi sociali di attualità: tra questi le modalità di consumo degli alcolici, soprattutto tra i giovani e in funzione della sicurezza sulle strade.
Sandeman è divenuto promotore e portavoce a livello mondiale di “Wine in moderation”, programma paneuropeo rivolto in particolare ai giovani per promuovere la responsabilità e la moderazione nel consumo delle bevande alcoliche: “l’obiettivo è quello di informare il grande pubblico sui rischi sociali e sanitari legato al consumo scorretto e eccessivo degli alcolici e nello stesso tempo di difendere l’immagine del vino come prodotto di prima qualità da degustare lentamente e con moderazione, associandolo alla gastronomia, alla storia, alla cultura, ai prodotti locali e ad ambienti sociali qualificati. Si tratta, insomma, di fare della moderazione qualcosa che sia al passo coi tempi e gli stili di vita”.
Quest’anno la Fondazione Masi - che ha lo scopo statutario di promuovere e valorizzare il territorio, il patrimonio culturale, le grandi capacità dell’ingegno e produttive della civiltà veneta, riconoscendo gli interpreti di questa cultura che, nelle differenti discipline, si sono espressi con eccellenza - ha anche deciso di premiare con il Premio Masi per la Civiltà Veneta Lino Dainese, uno dei più significativi esempi del talento imprenditoriale delle Venezie, Carlo Mazzacurati, regista, sceneggiatore, attore, immagine emblematica del nuovo cinema italiano, e Paolo Rumiz, giornalista, inviato speciale e scrittore. Il Premio internazionale “Masi Grosso d’Oro Veneziano”, tradizionalmente riservato a personaggi che hanno contribuito a diffondere nel mondo un messaggio di solidarietà, progresso civile e pace, sarà conferito allo scienziato italiano Luigi Luca Cavalli Sforza, uno dei massimi genetisti a livello mondiale (docente e ricercatore alle Università di Parma e Pavia, ed anche di Cambridge e di Stanford, che, con il suo fondamentale volume “History and Geography of Human Genes”, smentisce scientificamente qualsiasi forma di razzismo, ndr).
La premiazione avrà luogo a Verona il 3 ottobre (Teatro Filarmonico).

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli