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LA FRUTTA TORNA A TAVOLA, MA I BAMBINI NE MANGIANO ANCORA POCA. LO COMUNICA LA CIA

La frutta torna sulle tavole degli italiani. Una tendenza che, però, non coinvolge i più piccoli. Sta di fatto che 6 bambini su 10 consumano, una volta al giorno, frutta, mentre solo 3 su 10 mangiano, sempre una volta al giorno, verdure e ortaggi. Emerge da un’indagine della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori sulle abitudini degli italiani a tavola, nel 2008, elaborata sulla base di dati raccolti dalle strutture territoriali dell’organizzazione e delle rilevazioni Istat e Ismea. Il tutto mentre sta partendo il progetto Ue “Frutta gratis nelle scuole”, che prevede uno stanziamento di 90 milioni di euro. Il programma italiano potrà contare su 16,3 milioni di euro.

Bambini, quindi, che alla salutare frutta preferiscono altri prodotti (in particolare merendine) grassi, troppo salati o troppo zuccherati e con basso valore nutrizionale. Una tendenza - si ricava dall’indagine Cia - che in questi ultimi anni è andata man mano crescendo. Nel 2002, infatti, tra i più piccoli (dai 3 ai 10 anni) il consumo di verdure e ortaggi (5 su 10) e di frutta (7 su 10) era maggiore. L’abitudine di mangiare i prodotti ortofrutticoli - avverte la Cia - resta, invece, alta tra gli anziani (tra i 64 e i 75 anni), dove la percentuale arriva a superare il 91%. Comunque, anche in questa fascia di età si consuma più frutta (85%) e meno verdure e ortaggi (55%). Sono elementi - sottolinea la Cia - che confermano la scarsa educazione dei più piccoli verso una sana e corretta alimentazione. I dati, d’altra parte, parlano chiaro: l’obesità e il soprappeso si riscontrano in maniera evidente soprattutto fra i bambini. Non solo in Italia, ma anche in tutta Europa, dove la situazione peggiore si riscontra in Gran Bretagna (29 per cento di soprappeso tra i 5 e i 17 anni, sia nei maschi sia nelle femmine). In ogni caso, per l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) 1 ragazzo su 5 in Europa è soprappeso. Ogni anno, agli oltre 14 milioni di giovani europei in soprappeso - 3 milioni dei quali obesi - si aggiungono 400.000 “nuovi” soprappeso.

In Italia oltre un terzo dei bambini tra i 6 e i 9 anni - sostiene la Cia - risulta in soprappeso o obeso (34,1%), un dato che scende al 25,4% nella fascia tra i 10 e i 13 anni, e precipita con l’adolescenza (14-17 anni) al 13,9%. Per i bambini e adolescenti italiani, al di sotto della maggiore età, l’obesità infantile, si attesta al 4% di media, ma secondo recenti studi, nel 2025, mantenendosi questa situazione, l’obesità infantile nel nostro Paese triplicherà, arrivando al 12,2%. E proprio in tale particolare contesto, la Cia esprime apprezzamento per il progetto “Frutta gratis nelle scuole” sostenuto finanziariamente dall’Unione Europea, che permette di distribuire agli istituti maggiori quantitativi di frutta e verdura, incentivandone il consumo tra i più piccoli. Un’iniziativa, dunque, finalizzata - rileva la Cia - ad incoraggiare i giovani a consumare prodotti salubri, come la frutta e la verdura, e ad abbandonare quell’alimentazione “spazzatura” che, in questi ultimi anni, ha provocato preoccupanti riflessi negativi alla salute. Serve, insomma, una dieta sana che inizi ad educare i bambini a mangiare in modo realmente corretto.

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