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LA PERNOD RICARD CEDE LA PRODUZIONE DEI VINI FRIZZANTI CANEI ALLA CANTINA SOCIALE DI CANELLI

Pernod Ricard Italia e la Cantina Sociale di Canelli hanno chiuso l’accordo che prevede il trasferimento a quest’ultima, della produzione dei vini frizzanti Canei. Pernod Ricard Italia aveva venduto la marca Canei nel 2007 a Baarsma, gruppo olandese specializzato nella vendita di vini con una rete di distribuzione nei principali mercati europei. Pernod Ricard aveva, quindi, continuato la produzione dei vini Canei nel suo stabilimento di Canelli sulla base di un contratto triennale lasciando così il tempo necessario all’analisi di scenari produttivi alternativi.

Nell’accordo fra Pernod Ricard e Baarsma è stata individuata la soluzione in grado di garantire il mantenimento dei posti di lavoro nella fabbrica di vini nella stessa località, con la cessione di questa attività produttiva alla Cantina Sociale di Canelli. L’accordo è stato possibile grazie alla firma di un contratto decennale a favore della Cantina per assicurare una continuità a lungo termine che permettesse alla nuova entrante di effettuare gli investimenti necessari per acquisire le strutture adeguate per produzione. Pernod Ricard cederà lo stabilimento di vini alla Cantina Sociale incluso il personale assicurando il trasferimento del know how necessario per garantire anche i livelli di qualità; Pernod Ricard fornirà la necessaria assistenza nella fase di avviamento attraverso un supporto tecnico e di consulenza per un periodo di due anni.

Questa soluzione ha consentito non solo di salvaguardare i posti di lavoro ma anche evitare il trasferimento della produzione fuori dal Piemonte consolidando la Cantina Sociale come realtà produttiva nel vino piemontese decuplicando i suoi volumi di produzione destinati all’esportazione. Con 10 milioni di bottiglie prodotte, diventa cosi una delle più importanti cantine sociali della Regione Piemonte.

Sull’operazione, Noel Adrian, amministratore delegato della Pernod Ricard, commenta “era logico per noi cedere il marchio Canei non essendo questo prodotto più coerente con il resto del nostro portafoglio. Nel momento in cui abbiamo trovato un acquirente (Baarsma) capace di dare una nuova spinta allo sviluppo del marchio, si è deciso di prendere il tempo necessario per trovare la soluzione che avrebbe garantito il mantenimento della produzione a Canelli ed al contempo avrebbe minimizzato l’impatto sociale sia sui dipendenti che sulla comunità locale. Questa operazione è un esempio della possibile collaborazione tra una grande ed una piccola impresa e dimostra che la Responsabilità Sociale per una azienda come Pernod Ricard è una priorità ed è totalmente compatibile con una trattativa economica”. Roberto Marmo, presidente della Cantina Sociale di Canelli, “il territorio e l’economia della nostra comunità sono salvaguardate. Questi elementi sono alla base dello statuto della nostra cooperativa. Inoltre l’incontro tra una multinazionale ed una cooperativa locale ha fatto sì che venisse assicurato lo sviluppo in un contesto economico e sociale difficile. Presenteremo nella provincia di Asti questo progetto come un esempio di sostenibilità territoriale. Come rappresentante del mondo cooperativo e con il mio impegno pubblico posso affermare che questa operazione è un esempio a cui altre aziende potrebbero ispirarsi per garantire posti di lavoro ed assicurare lo sviluppo economico futuro nelle comunità locali in un ambito di crisi. Ringrazio i dirigenti di Pernod Ricard Italia e di Baarsma per aver saputo accettare delle concessioni finalizzate a trovare una soluzione innovativa che contribuirà a sostenere la comunità di Canelli”.

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