L’estate in zona bianca in tutta Italia ha portato un significativo incremento dell’ospitalità e degli incassi per la ristorazione, con un valore superiore ai 20 miliardi di euro negli ultimi tre mesi, secondo le stime Coldiretti, sull’analisi di Cna Turismo & Commercio, che ha quantificato in 23 milioni gli italiani che hanno scelto di trascorrere le vacanze nel Belpaese, contro i 17 milioni del 2020 e i 18 milioni del 2019, l’anno precedente la pandemia. E con loro hanno villeggiato in Italia anche 6 milioni di vacanzieri stranieri, molto meno rispetto alle estati pre-pandemia ma a loro volta in numero consistentemente più numeroso del previsto, un dato favorito dagli effetti positivi del “green pass”.
Con con il rientro dalle vacanze nelle città, però, risuona l’allarme smart working in bar, pub, ristoranti, trattorie, pizzerie e agriturismi a causa dell’azzeramento delle pause pranzo. Il lavoro da casa - sottolinea la Coldiretti - riguarda 5 milioni di persone collegate all’ufficio dalla cucina, dal salotto, dallo studio o dalla camera da letto, e colpisce soprattutto i locali situati nelle aree delle città con forte presenza di uffici. Una situazione che, dopo gli importanti segnali di ripresa, rischia di avere un pesante impatto a cascata sull’intero sistema agroalimentare nazionale, con oltre un milione di chili di vino e cibi invenduti dall’inizio della pandemia, secondo la Coldiretti.
Ai pasti fuori casa è destinato oltre 1/3 del totale dei consumi alimentari delle famiglie italiane, con una tendenza all’aumento che non si è mai arrestata prima dell’emergenza Covid, mentre nel 2020 si è dimezzato (-48%) il fatturato della ristorazione, secondo l’analisi Coldiretti su dati Ismea. Ma dopo lockdown, coprifuoco e limitazioni nei posti a sedere si è rimesso in moto un sistema, anche con il green pass, che complessivamente - rileva la Coldiretti - coinvolge 360.000 locali della ristorazione, 70.000 industrie alimentari e 740.000 aziende agricole lungo la filiera, impegnate a garantire le forniture per un totale di 4 milioni di posti di lavoro. La svolta positiva è evidente con quasi due italiani su tre (65%) che hanno mangiato fuori in vacanza secondo l’analisi Coldiretti/Ixè. Proprio il cibo, nell’estate 2021, si è rivelato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza, tra consumo di pasti fuori ma anche per acquisto di alimenti o di souvenir o specialità enogastronomiche.
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