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La tradizionale asta di fine anno del mercato ittico più famoso del mondo, il nipponico Tsukiji shijo, si conclude con un tonno “pinna blu” di 212 kg, ingrediente principe del sushi, che passa di mano per 74,2 milioni di yen, pari a 600.000 euro

Più che un’asta, quella che si svolge a ogni fine anno al mercato del pesce di Tsukiji, nella baia di Tokyo, è un vero e proprio evento mediatico: in un paese dove, per motivi geografici quanto culturali, è il pesce ad essere l’architrave della dieta locale, lo Tsukiji shijo è il tempio della gastronomia d’alta gamma dell’intero arcipelago, e il luogo dove praticamente tutti i maestri dell’arte del sushi si riforniscono all’alba di ogni giorno. E per il 2016, il pezzo forte dell’asta è stato un maestoso esemplare di tonno pinna blu da 212 chili, che è stato venduto per la ragguardevole cifra di 74,2 milioni di yen (600.000 euro).
Come riportato, tra gli altri, dal britannico “The Telegraph” (www.telegraph.co.uk), si tratta della seconda cifra più alta mai pagata durante l’asta di fine anno del mercato, anche se è ben lontana dal record assoluto del 2013, dove un pinna blu fu pagato l’astronomica somma di 155,4 milioni di yen, ben oltre il milione di euro. E anche stavolta, la sesta consecutiva, a posare davanti alle macchine fotografiche con l’enorme tonno è stato Kiyoshi Kimura, padrone della popolare catena nipponica di ristoranti Sushi Zanmai e mattatore dell’asta, che - comprensibilmente - è un evento molto popolare in Giappone, rendendo la spesa, che è assolutamente fuori mercato, per certi versi un ottimo investimento per motivi di prestigio e popolarità. Inoltre, Kimura potrebbe aver indissolubilmente legato il suo nome alla storia dello Tsukiji shijo, dato che quella del 2016 sarà probabilmente l’ultima a svolgersi nella attuale location: il mercato, secondo i piani del governo nipponico, dovrà infatti essere spostato per far posto ad una strada che verrà costruita come parte del progetto dei giochi olimpici del 2020.
La nuova sede sarà un’isola artificiale chiamata Toyosu, ma per ora il piano è fermo a causa di un possibile caso di inquinamento industriale proprio sull’isola - e per certi versi, il futuro stesso del mercato per come lo si conosce è in forse, dato che la popolazione globale di tonno pinna blu del Pacifico sarebbe, secondo alcuni studi, precipitata ad appena il 2,6% di quella precedentemente registrata, con un tasso di prelievo tre volte superiore a quanto sarebbe sostenibile. Le organizzazioni ambientaliste internazionali hanno chiesto a gran voce una moratoria di due anni sulla pesca della specie, ma per ora non si è giunti a nessun risultato in questo senso.

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