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LATTE & FORMAGGI: IN ITALIA CRESCE IL FATTURATO

I formaggi italiani piacciono sempre più, facendo correre fatturato ed export e confermando, anche nel 2003, il settore lattiero-caseario ai vertici della produzione alimentare italiana. Il fatturato del comparto, secondo i dati di Assolatte, ha infatti raggiunto i 13,5 miliardi di euro (a fronte dei 13,2 del 2002).

Ma l'Italia, forte della sua fama di leader mondiale delle produzioni di qualità si conferma anche il primo produttore di formaggi Dop, con oltre 400.000 tonnellate. Le aziende di settore hanno lavorato circa 13 milioni di tonnellate di latte per una produzione di circa un miliardo di chili di formaggi, 2,2 miliardi di vasetti di yogurt, 3 miliardi di litri di latte alimentare e 1,2 milioni di quintali di burro. Un posto determinante per l'economia del settore è occupato dai prodotti caseari tradizionali come mozzarella, crescenza, mascarpone, italico e ricotta. Continua intanto la crescita delle esportazioni di formaggi: +38% negli ultimi cinque anni e +82% negli ultimi 10, mentre dal 2002 al 2003 è passata da poco più di 196.000 tonnellate (oltre 994 milioni di euro) a circa 203.000 tonnellate (oltre un miliardo di euro), con un aumento del 3,2% in volume e del 9% in valore. Le maggiori variazioni percentuali positive nelle esportazioni riguardano i formaggi fusi (+29,9 in volume e +22,2 in valore) e i formaggi duri (+29,2 e +30,5).

Le quantità maggiori, in valore assoluto, riguardano il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano passati da circa 37.000 tonnellate a circa 49.700, per una variazione di +10,5% in volume e di +13,2% in valore. Ad assorbire la maggior parte delle esportazioni è l'Unione europea con 126.614 tonnellate nel 2003, pari al 67,4% dell'export complessivo. Il primo Paese importatore dei prodotti italiani è stata la Germania con 34.126 tonnellate, seguita dalla Francia (33.744), dal Regno Unito (18.409) e dalla Svizzera (15.542). L'esportazioni fuori dell'Unione Europea sono v erso gli Stati Uniti, primi importatori con 29.925 tonnellate, mantenendo il terzo posto complessivo dopo Germania e Francia.

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