L’Italia deve giocare un ruolo da protagonista nel contesto internazionale dell’ortofrutta. E’ il messaggio, lanciato dal Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, da Macfrut, fiera internazionale dell’ortofrutta n. 40, in programma a Rimini, da oggi al 5 maggio (in un Emilia Romagna che è una delle regioni più importanti a livello produttivo, e che, in queste ore, sta facendo i conti con i drammatici effetti della pioggia record e delle esondazioni di diversi fiumi, ndr).
“L’Italia deve e può tornare ad avere un ruolo centrale - sono state le parole del Ministro Lollobrigida - in ambito internazionale: i numeri di Macfrut 2023 fotografano un evento in costante crescita per presenze di imprese, espositori e ricercatori che portano innovazione in agricoltura. Chi arriva qui per vendere i propri prodotti spesso riparte avendo fatto più acquisti che vendite perché qui trova le nostre eccellenze di cui dobbiamo andare orgogliosi. Lo sviluppo del nostro sistema passa dalla tutela di un sistema produttivo capace di rimuovere alcune ideologie che in passato lo hanno penalizzato. Veniamo da un periodo in cui alcune certezze che davamo per scontate hanno dimostrato di non esserlo, pensiamo alla pandemia prima e alla guerra in Ucraina poi. Occorre rimettere al centro queste imprese con scelte concrete, con un sano pragmatismo per la sostenibilità ambientale che garantisca al contempo la sostenibilità economica a garanzia dell’equità sociale”.
Sul peso del settore nel commercio estero ha posto il suo focus il presidente Ice, Matteo Zoppas: “secondo i dati 2022, 60 miliardi di esportazioni provengono dal settore agroalimentare e il 10% di queste, 5,6 miliardi, arrivano dal settore dell’ortofrutta. Dato che conferma l’Italia come il terzo Paese a livello europeo e il decimo a livello globale, con una quota export del 2,8%. Dei risultati importanti, soprattutto visti gli ultimi due anni segnati da sconvolgimenti mondiali come la pandemia e il conflitto in Ucraina. Come Agenzia Ice, siamo lieti di collaborare con questa importante manifestazione. Il nostro ruolo qui, in sintonia con la fiera, è quello di dare visibilità e risalto all’internazionalizzazione del comparto. E continueremo a lavorare insieme per consolidare la posizione dell’Italia nel panorama agroalimentare internazionale e per generare nuove opportunità di visibilità per le nostre aziende”.
Sul palco, insieme al Sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale Maria Tripodi ed al presidente Macfrut Renzo Piraccini, anche le organizzazioni agricole. “Macfrut è un’occasione unica per il nostro Paese e un punto di riferimento per tutti i professionisti della filiera ortofrutticola in Italia e all’estero. Qui si manifesta la forza e la potenzialità del settore ortofrutticolo, così importante nella nostra agricoltura e per la nostra economia: oltre 14 miliardi di valore della produzione, circa un quarto di tutta la produzione agricola italiana. Prodotti ancora oggi unici, non riproducibili altrove, apprezzati ovunque nel mondo per le loro qualità e bontà, simbolo del migliore Made in Italy agricolo e agroalimentare”, ha detto il presidente Confagricoltura, Massimiliano Giansanti. “È necessario sostenere gli sforzi per l’innovazione delle imprese, dall’agricoltura 4.0 alle nuove tecniche genetiche “Nbt” per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, ridurre i costi e sostenere la competitività e la redditività. Fondamentale, inoltre, è colmare il gap infrastrutturale del Paese sul piano della logistica, che fa perdere opportunità al made in Italy in un mercato come quello ortofrutticolo fortemente orientato all’export”, ha detto il presidente Coldiretti, Ettore Prandini, che ha sottolineato anche come in 15 anni, però, l’Italia abbia perso 1 pianta da frutto su 5, e come oggi, tra inflazione e clima, il consumo in Italia sia ai minimi storici da inizio secolo. “Per gli Agricoltoti Italiani/Cia - ha commentato il presidente Cristiano Fini - Macfrut rappresenta, da anni, il momento clou per fare approfondimento scientifico e coinvolgere istituzioni, esperti, tecnici e produttori, intorno ai progressi della ricerca e alla transizione verde che il comparto ortofrutticolo deve essere in grado di cogliere, dallo sviluppo di tecnologie per la bioprotezione in agricoltura all’introduzione di pratiche per la cattura di carbonio nel suolo. Ambiti che richiederanno sempre più risorse e sperimentazione, oltre ad un contributo importante delle organizzazioni agricole nel dare supporto agli operatori del settore, come Agricoltori Italiani/Cia, con partner mirati, si sta impegnando da tempo a garantire”.
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